Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Oms sul virus di Monkeypox, comunemente conosciuto come vaiolo delle scimmie, i casi identificati in 37 Paesi e aree europee sono 13mila; di questi, 12.761 sono stati segnalati da 32 Paesi al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie attraverso il sistema di sorveglianza Tessy. La maggior parte dei pazienti positivi sono persone di età compresa tra 31 e 40 anni e soprattutto di sesso maschile; molti dei contagiati sono anche risultati positivi al virus dell’Aids.
Dei casi registrati su Tessy, e per i quali è disponibile il sequenziamento, 171 sono stati confermati come appartenenti al “clade” Africa occidentale. Nella maggior parte dei casi l’infezione si è presentata con un’eruzione cutanea e sintomi come febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola e mal di testa, ma nessun decesso è stato segnalato.
Situazione in Italia
In Italia i contagi registrati sono 426, in salita rispetto all’ultimo bollettino. Un primo caso è stato isolato a Brescia. Non è il primo del Bresciano a infettarsi, ma il primo a essere confermato presso gli Spedali Civili. Da quanto si apprende il paziente, ritornato da un viaggio, è ora ricoverato nel reparto di malattie infettive e avrebbe manifestato la malattia solamente a livello cutaneo.