giovedì, 28 Marzo 2024

Shopping, “mazzata” di Amazon ai clienti Prime: l’abbonamento annuale sfiora i 50 euro

Colpa dell'inflazione e dell'aumento generale dei prezzi. L'annuale aumenta di ben 14 euro, il mensile passa da 3,99 a 4,99 euro. Via alle nuove tariffe dal 5 settembre, gli abbonati possono disdire, ma non possno scegliere quali servizi includere nel pacchetto. O tutto o niente.

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“A partire dal 15 settembre 2022, il prezzo dell‘abbonamento Prime mensile aumenterà da 3,99 a 4,99 euro al mese e il prezzo dell’abbonamento Prime annuale aumenterà da 36 euro a 49,90 all’anno. La nuova tariffa si applicherà ai rinnovi a partire dal 15 settembre 2022 incluso. Puoi verificare la tua prossima data di rinnovo, modificare o cancellare il tuo abbonamento visitando il tuo account”. Firmato, il servizio clienti Amazon Prime. Brutte notizie dunque per gli abbonati al colosso di shopping online. Dopo mesi di voci più o meno incontrollate, la speranza che l’Italia potesse rimanere fuori dalla politica di revisione dei prezzi va a farsi un bagno a mare.

“Le ragioni di questa modifica – si legge ancora nella comunicazione inviata a partire da questa mattina – sono relative a un aumento generale e sostanziale dei costi complessivi dovuti all’inflazione, che incide sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia e si basano su circostanze esterne, fuori dal nostro controllo. È la prima volta che modifichiamo il prezzo di Prime in Italia dal 2018″.

“Nel frattempo – scrive il colosso quasi a giustificarsi – abbiamo ampliato la selezione di prodotti disponibili con consegna Prime veloce illimitata, senza costi aggiuntivi; abbiamo attivato e migliorato la consegna di generi alimentari con Amazon Fresh; e abbiamo aggiunto sempre più intrattenimento digitale di qualità, come serie TV, film, musica, giochi e libri. In particolare, Prime Video ha ampliato la raccolta di serie e film Amazon Originals e ha attivato l’accesso allo sport dal vivo, come la UEFA Champions League”.

Certo i servizi inclusi nel pacchetto Prime sono numerevoli, quali lo spazio cloud illimitato per le foto o Prime video, resta il fatto che l’aumento è di ben 14 euro, oltre un euro in più al mese nel caso del pagamento annuale, come pure il fatto che i servizi non possono essere scelti dall’abbonato. O tutto o niente. Anche chi non vede il calcio è costretto a pagare la Champions League. Non sarebbe stata una cattiva idea lasciare all’utente finale la possibilità di costruirsi un abbonamento su misura delle proprie esigenze, così da poter ridurre l’aggravio dei costi, ma queste sono scelte aziendali che nulla hanno a che fare con il salasso subito dagli utenti. Con buona pace delle scuse e giustificazioni date i propri affezionati clienti.

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