giovedì, 28 Marzo 2024

Bimbo morto a Sharm, pm pronti a una rogatoria in Egitto: disposta seconda autopsia sul corpo del piccolo

La Procura potrebbe recarsi in Egitto per proseguire le indagini sulla morte del piccolo Andrea e per ascoltare i dipendenti del lussuoso resort in cui soggiornava la famiglia. Dopo una prima autopsia condotta a Sharm, i pm ne hanno disposto una seconda in Italia. I medici di Palermo: "Un'intossicazione oltre che alimentare, da contatto o ambientale".

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Ancora tutte da chiarire le cause della tragedia del piccolo Andrea Mirabile, il bimbo di 6 anni morto il 2 luglio a Sharm el Sheikh durante una vacanza con i suoi genitori. Non è da escludere che i pm di Palermo scelgano di imboccare la strada della rogatoria internazionale per indagare sul caso e accertare se il piccolo sia effettivamente deceduto a causa di “un’intossicazione alimentare”, secondo quanto diagnosticato dalla guardia medica egiziana. A questo punto la Procura potrebbe ritenere opportuno recarsi in Egitto per proseguire le indagini, coordinate dall’aggiunto Ennio Petrigni e dal pm Vittorio Coppola, e per ascoltare i dipendenti del lussuoso resort in cui soggiornava la famiglia. I genitori di Andrea sono stati ascoltati ancora una volta venerdì scorso dalla Polizia e hanno ribadito di aver mangiato all’interno della struttura, ingerendo solo cibo. Le accuse, su delega della magistratura, sono per omicidio colposo a carico di ignoti.

I medici siciliani: “Forse intossicazione da contatto o ambientale”

Dopo una prima autopsia condotta a Sharm sul corpo del piccolo Andrea, i pm ne hanno disposto una seconda in Italia. “Per noi è comunque fondamentale aver ottenuto una nuova autopsia dopo quella eseguita a Sharm, che, quanto a osservanza dei parametri medico-legali, aveva sollevato non pochi dubbi”, ha affermato l’avvocato della famiglia Mirabile, Filippo Polizzi. I giudici hanno intenzione di acquisire tutte le cartelle cliniche rilasciate dal Policlinico di Palermo sullo stato di salute del padre del bambino, ricoverato per giorni anche nel nosocomio siciliano per seri problemi cardiaci e nefrologici. Secondo i medici è possibili che per Antonio Mirabile, come probabilmente per sua moglie e suo figlio, si sia trattato di un’intossicazione oltre che alimentare, da contatto o ambientale; queste probabilmente le cause che hanno portato alla morte in 36 ore di Andrea. Il caso, già di per sé molto complesso, si fa molto più spinoso in quanto potrebbe ricadere sotto la giurisdizione egiziana e non italiana, secondo quanto previsto dall’articolo 10 del codice penale; questo perché il presunto responsabile della morte di Andrea è in uno Stato estero, in Egitto. In questo caso le nostre autorità giudiziarie potrebbero continuare a indagare a carico d’ignoti, ma dovrebbero inviare il fascicolo agli inquirenti egiziani nel momento in cui si dovesse procedere a iscrivere qualcuno nel registro degli indagati.

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