“Non c’è stato nessun attacco hacker all’Agenzia delle Entrate“, è quanto sostiene Sogei, la società pubblica che gestisce la piattaforma dell’Agenzia. Allarme rientrato. Dagli accertamenti tecnici si esclude che si possa essere verificato un attacco informatico sulla piattaforma dell’amministrazione finanziaria; “dalle prime analisi effettuate – si legge in una nota della Sogei – non risultano essersi verificati attacchi cyber né essere stati sottratti dati dalle piattaforme e infrastrutture tecnologiche dell’Amministrazione Finanziaria. Resta in ogni caso attiva la collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale e la Polizia Postale, al fine di dare il massimo supporto alle indagini”.
Le informazioni personali dei contribuenti italiani sono al sicuro, ma la Procura di Roma ha aperto un’indagine per effettuare tutte le verifiche sull’azione rivendicata ieri dal gruppo LockBit, che ha sostenuto di aver sottratto 78 giga byte di dati e aver posto un ultimatum di 5 giorni per un riscatto di 5 milioni per evitare di divulgare i dati in rete. Sul tavolo dei magistrati è attesa una prima informativa della Polizia Postale, in particolare degli specialisti del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche; dopo l’esame di ciò che verrà presentato i PM potrebbero ipotizzare i reati di accesso abusivo al sistema informatico e tentata estorsione.