giovedì, 25 Aprile 2024

Napoli, duplice omicidio Ponticelli: rinvenuta l’arma da fuoco

Antonio Pipolo, reo confesso del duplice omicidio avvenuto a Ponticelli, ha permesso di ritrovare l'arma da fuoco con cui ha commesso l'assassinio di Carlo Esposito e Antimo Imperatore. L'alleanza delle famiglie De Micco-De Martino, sarebbe giunta al termine.

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Antonio Pipolo, 27enne colpevole del duplice omicidio avvenuto mercoledì 20 luglio nel rione Fiat di Ponticelli ha permesso di ritrovare l’arma da fuoco con cui ha ucciso Carlo Esposito, 29 anni e Antimo Imperatore, 56 anni, dopo aver confessato di voler iniziare un percorso di collaborazione. I due sono stati raggiunti dai colpi di pistola in un “basso”, in cui la vittima Imperatore stava effettuando dei lavori di manutenzione delegati proprio da Esposito.

Pipolo, dopo essersi costituito nella giornata di mercoledì 21 luglio, ha chiesto alla Polizia di essere accompagnato in Procura, dove ha confessato agli inquirenti la verità e ha ammesso di voler collaborare con le Forze dell’Ordine. Durante la stessa sera è stato posto in stato di fermo dalla Procura Antimafia con i reati di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e duplice omicidio. I familiari del “killer”, inoltre, sono stati accompagnati in località lontane dal quartiere di Ponticelli a causa di possibili ritorsioni. L’omicidio commesso da Pipolo è legato alla famiglia De Martino-De Micco e in particolare l’uccisione di Esposito fa presupporre che questa alleanza sia giunta al termine. I due clan erano uniti in affari criminali ma anche nel conflitto armato contro il clan rivale dei De Luca Bossa Minichini. 

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