“Draghi andrà alla Camera solo per dimettersi. Game over“. La giornata trascorsa in Senato ha emesso un verdetto chiaro e inequivocabile: l’esecutivo guidato da Mario Draghi è giunto al termine. Questa mattina, 21 luglio alle 9 a Montecitorio, il Presidente del Consiglio ha annunciato le proprie dimissioni ed è salito al Quirinale a riferire al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La risoluzione Casini su cui l’ex numero 1 della Bce aveva posto la fiducia è passata al Senato con soli 95 voti a favore, senza il sostegno di Forza Italia, Lega e M5S che non hanno partecipato al voto. I voti contrari sono stati 38 e nessun astenuto. Molto basso il dato sulla presenza in aula: solo 192 senatori, mentre i votanti sono stati 133. Il quorum è stato garantito dalla presenza in aula dei senatori 5Stelle che, tuttavia, non hanno votato. Sono invece usciti dall’Aula i senatori di Lega e Forza Italia.
L’applauso e la battuta prima di salire al Quirinale
“Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, grazie per questo e per tutto il lavoro fatto in questo periodo“. Mario Draghi ha chiuso così, sorridendo, il suo breve discorso alla Camera dopo aver ringraziato i deputati e aver ricevuto un lungo applauso. Seduta sospesa fino alle 12, quando il premier sarà di ritorno dal Quirinale dopo un colloquio di circa 3 ore con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Comunicato ufficiale
“Draghi reitera le dimissioni, Mattarella ne prende atto“. Il Presidente della Repubblica ha ricevuto Mario Draghi, il quale dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, “ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto“. È quanto scritto nel comunicato letto dal Segretario generale della presidenza della Repubblica Ugo Zampetti.
Incontro tra Mattarella Casellati e Fico nel pomeriggio
Sergio Mattarella riceverà nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale i Presidenti delle Camere, Casellati e Fico. Mario Draghi, dopo aver incontro Casellati si è recato a Montecitorio per incontrare Fico.
Draghi non torna alla Camera
Il presidente del Consiglio Mario Draghi non è tornato in aula alla Camera alla ripresa dei lavori. Previsto invece, oggi pomeriggio, il Consiglio dei Ministri per la determinazione degli affari correnti. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha dato lettura nell’aula della Camera della lettera con cui Mario Draghi ha comunicato le sue dimissioni presentate da presidente del consiglio. La conferenza dei capigruppo della Camera è stata convocata alle 13.
Al voto tra il 18 settembre e il 2 ottobre
Iniziano anche ad arrivare le prime ipotesi sulla data delle prossime elezioni. Tutto dipenderà dal momento in cui il Presidente Mattarella farà scattare lo scioglimento delle Camere. Da quell’istante, bisognerà attendere 70 giorni per andare al voto. Si apre dunque una finestra che va dal 18 settembre al 2 ottobre, con in mezzo anche la data del 25 settembre, impraticabile a causa di una concomitante festività ebraica.