venerdì, 19 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, bombe russe su Sloviansk: civili sotto le macerie. Mosca: “Possibile aiuto di Nord Corea per ricostruire il Donbass”

I russi hanno bombardato Sloviansk: 4 esplosioni hanno danneggiato alcune case, al momento ci sono feriti e civili sotto le macerie. Peskov: "I colloqui sull'esportazione di grano dal Mar Nero riprenderanno presto". L'Ue ha proposto un regolamento per acquistare armi in comune da 500 milioni di euro per il biennio 2022-2024.

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Le forze armate di Putin hanno sganciato bombe su Sloviansk, nella regione di Donetsk. Al momento pare vi siano state 4 potenti esplosioni che hanno danneggiato alcune case: ci sono feriti e civili sotto le macerie. La notizia è stata diffusa dal capo dell’Amministrazione militare regionale di Sloviansk, Vadym Lyakh, citato poi dall’agenzia di stampa Ukrinform. Intanto, Mosca inizia a pensare alla ricostruzione del Donbass. L’ambasciatore russo Alexander Matsegora in un intervento a Pyongyang ha detto che i lavoratori nordcoreani potrebbero aiutare a ricostruire le infrastrutture distrutte nelle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. La notizia è stata riportata dal Guardian, spiegando che secondo il diplomatico moscovita vi sono “molte opportunità” per l’alleanza economica tra la Corea del Nord e le repubbliche autoproclamate del Donbass, nonostante le manovre sanzionatorie sferrate dall’Onu nei confronti del “regno eremita”. “I costruttori coreani sono altamente qualificati e laboriosi, sono in grado di lavorare nelle condizioni più difficili, potrebbero aiutarci a ripristinare le nostre strutture sociali, industriali e le infrastrutture”, ha detto Matsegora. Tutto ciò accade pochi giorni dopo il riconoscimento da parte della Corea del Nord delle repubbliche filorusse e dopo l’accusa al Governo ucraino di condividere la linea “ostile” degli Usa nei confronti di Pyongyang. Kiev dal canto suo ha risposto tagliando ogni legame diplomatico con il Paese e accusandolo di minare la propria sovranità e integrità territoriale.

Mosca: “I colloqui sull’export di grano dal Mar Nero riprenderanno presto”

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha garantito che la Russia “è disposta a dare il suo contributo per risolvere il problema alimentare“. Quest’ultimo ha sottolineato che “né la situazione in Ucraina né il grano ucraino sono la ragione di questa crisi, poiché la loro influenza è molto ridotta”.

Ue: “Acquistiamo armi in comune da 500 milioni nel 2022-24”

La Commissione europea ha proposto di stilare un regolamento per acquistare in comune armi per il biennio 2022-2024, detto Edirpa, European Defence Industry Reinforcement through common Procurement Act. Questo strumento, messo in campo su richiesta del Consiglio Europeo e ispirato all’esperienza fatta con l’acquisto in comune di vaccini contro la Covid-19, mira a ricostituire gli armamenti dei Paesi dell’Unione Europea, quasi tutti rimasti senza artiglieria perché inviata in aiuto a Kiev. L’Edirpa avrà un budget di 500 milioni di euro dal 2022 al 2024. Il commissario europeo all’Industria Thierry Breton ha detto durante una conferenza stampa a Bruxelles che la somma verrà impiegata in “munizioni d’artiglieria leggera e pesante, sistemi di difesa antiaerea e anticarro, carri e blindati”.

Parlamento di Kiev vota il licenziamento del capo del Servizio di sicurezza

La Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, ha votato con 265 deputati favorevoli il licenziamento di Ivan Bakanov, destituendolo dalla carica di capo del Servizio di sicurezza dell’Ucraina (SBU). Ciò è avvenuto sotto la spinta del presidente Volodymyr Zelenskyy. La notizia è stata comunicata via Telegram dal deputato Yaroslav Zheleznyak. Oggi non è stato ancora nominato nessun nuovo capo della SBU, mentre il leader ucraino ha già sostituito i capi del Servizio di sicurezza nelle regioni di Kharkiv, Sumy, Poltava e Dnipro.

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