venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, Mosca prepara un referendum a Melitopol. Kiev abbatte sistemi missilistici e di comunicazione russi: 36 morti

Una serie di esplosioni sono state segnalate nella notte a Mykolayiv. Le forze russe starebbero preparando un referendum a Melitopol per l'inizio di settembre. Il comando operativo sud di Kiev ha comunicato la distruzione di due sistemi missilistici russi, tre sistemi di comunicazione strategica e 11 veicoli militari corazzati. Durante l'operazione sarebbero stati uccisi 36 soldati nemici.

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“Gli occupanti russi hanno impiegato più di 3mila missili da crociera dall’inizio del conflitto. È impossibile calcolare il numero di proiettili d’artiglieria che sono stati usati contro il nostro Paese e il nostro popolo”. Queste le parole di Zelensky in un videoesaggio, che ha aggiunto: “Ciò che è possibile, invece, è consegnare alla giustizia tutti i criminali di guerra russi. Tutti i collaboratori. Tutti i responsabili del terrorismo. Per tutto ciò che sta accadendo da otto anni. Sarà fatto”.

Esplosioni a Mykolayiv, Mosca prepara un referendum a Melitopol

Una serie di esplosioni, intanto, sono state segnalate nella notte a Mykolayiv. Stando a quanto riportato dal sindaco, sarebbero state udite circa 10 esplosioni nella notte del 18 luglio. Non sono state fornite ulteriori informazioni. Le forze russe, poi, starebbero preparando un referendum a Melitopol per l’inizio di settembre, secondo quanto riferito dal sindaco, Ivan Fedorov. Fedorov ha affermato che le forze russe presenti a Melitopol stanno conducendo un censimento porta a porta, e ha aggiunto che coloro che sosterranno l’Ucraina saranno espulsi con la forza dall’oblast di Zaporizhzhia.

Distrutti sistemi missilistici e di comunicazione russi: morti 36 uomini

Il comando operativo sud delle forze armate ucraine, invece, ha annunciato la distruzione di una stazione radar e due depositi di munizioni russi nel meridione del Paese. Il comando ha poi comunicato la distruzione di due sistemi missilistici russi, tre sistemi di comunicazione strategica e 11 veicoli militari corazzati. Durante l’operazione sarebbero stati uccisi 36 soldati nemici. In risposta, la Russia avrebbe fatto ricorso alla compagnia militare privata Wagner per ottenere rinforzi da inviare al fronte e attutire l’impatto delle perdite sul campo e delle carenze di uomini.

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