venerdì, 29 Marzo 2024

Firenze, cadavere in decomposizione rinvenuto nell’Arno: 26enne identificato grazie alle impronte digitali

Un cadavere ritrovato nell'Arno pochi giorni fa è stato identificato oggi grazie alla banca dati dattiloscopica delle forze di Polizia, che ha dato un riscontro sulle impronte digitali. L'autopsia ha escluso il trauma tra le cause della morte, mentre è verosimile l'ipotesi di annegamento.

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Il cadavere di un uomo è stato recuperato nella serata di mercoledì 13 luglio nelle acque dell’Arno, all’altezza di Ponte San Niccolò. A notare il corpo sarebbero stati alcuni passanti che hanno dato l’allarme. Il corpo è stato ripescato dal gruppo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Firenze arrivati sul posto insieme a 118, Polizia locale e Carabinieri. L’identificazione immediata del cadavere non è stata possibile per lo stato di decomposizione in cui si trovava, a causa del tempo trascorso nelle acque del fiume, e per la mancanza di documenti di identità.

Oggi, venerdì 15 luglio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze hanno comunicato che il cadavere è stato identificato: si tratta di un uomo classe 1996, di nazionalità albanese. Il riconoscimento è stato possibile grazie alle impronte digitali che i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Firenze sono riusciti a rendere utilizzabili. La banca dati dattiloscopica delle forze di Polizia, in cui le impronte sono state inserite, ha restituito come risultato l’identità del cadavere, l’uomo era infatti segnalato per denunce per reati di minore entità.

Oltre all’analisi delle impronte digitali, nella mattinata di oggi è stata condotta l’autopsia per chiarire le cause della morte. Sono stati esclusi eventi di natura traumatica e verosimilmente si è trattato di annegamento. I Carabinieri continueranno l’attività investigativa per ricostruire la dinamica dei fatti e per determinare le circostanze che hanno portato alla caduta del soggetto nelle acque dell’Arno.

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