giovedì, 25 Aprile 2024

Sri Lanka, il presidente abbandona il paese e fugge alle Maldive

Il presidente Gotabaya Rajapaksa, sua moglie e due guardie del corpo sono partiti a bordo di un aereo dell'aeronautica dello Sri Lanka diretto alla città di Male, capitale delle Maldive. La prossima settimana, quella che un tempo era Ceylon andrà ad eleggere un nuovo presidente.

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Il presidente dello Sri Lanka è fuggito dal paese, pochi giorni dopo che i manifestanti hanno preso d’assalto la sua casa, il suo ufficio e la residenza del suo primo ministro nel mezzo di una crisi economica durata mesi che ha innescato una grave carenza di cibo e carburante. Gotabaya Rajapaksa, sua moglie e due guardie del corpo sono partiti a bordo di un aereo dell’aeronautica dello Sri Lanka diretto alla città di Male, capitale delle Maldive, secondo quanto riferito da un funzionario dell’immigrazione che ha parlato in condizione di anonimato per la delicatezza della situazione. Rajapaksa aveva accettato di dimettersi sotto pressione. Mentre il primo ministro Ranil Wickremesinghe ha detto che se ne sarebbe andato una volta instaurato un nuovo governo.

Nuove elezioni

Intanto i legislatori hanno deciso di eleggere un nuovo presidente la prossima settimana, ma nella giornata di ieri, 12 luglio, hanno discusso a lungo per decidere la composizione di un nuovo governo nel tentativo di sollevare il paese in bancarotta dal collasso economico e politico. Le dimissioni promesse non hanno posto fine alla crisi e i manifestanti hanno promesso di occupare gli edifici ufficiali fino alla scomparsa dei massimi dirigenti. Per giorni, le persone si sono riversate nel palazzo presidenziale quasi come se fosse un’attrazione turistica: nuotando in piscina, ammirando i dipinti e oziando sui letti pieni di cuscini. A un certo punto hanno anche bruciato la casa privata del primo ministro.

La fuga

All’alba di questa mattina, 13 luglio, i manifestanti hanno iniziato a cantare contro il presidente e il primo ministro, facendo una pausa a un certo punto mentre l’inno nazionale dello Sri Lanka suonava a tutto volume dagli oratori. I manifestanti sono rimasti fermi, con la schiena dritta e in silenzio. Alcuni hanno anche sventolato la bandiera.

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