venerdì, 19 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Lugansk: “Russi usano reclute come esca”. Oltre 7.200 soldati di Kiev dispersi

Le forze aeree russe hanno ucciso 250 tra soldati ucraini e mercenari stranieri nei raid avvenuti a Osnovyansky e Slobodskoy. Il capo del Lugansk: "Gli uomini di Putin usano le loro reclute come carne da cannone". C'è stato un colloquio telefonico tra Putin ed Erdogan sui corridoi per il grano nel Mar Nero.

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Mentre il sangue continua a scorrere nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Lugansk, sono circa 7.200 i militari ucraini al momento dispersi. La notizia è stata diffusa da Oleg Kotenko, responsabile della Commissione per le persone scomparse, che ha spiegato come siano stati quasi tutti catturati dall’esercito di Mosca: “Sono vivi ma tenuti prigionieri”. Le forze aeree moscovite hanno “eliminato” circa 250 tra soldati ucraini e mercenari stranieri durante i raid avvenuti nei distretti di Osnovyansky e Slobodskoy di Kharkiv; lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dall’agenzia Tass. Nel corso degli attacchi sono stati abbattuti 25 veicoli militari, fra cui alcuni blindati. Inoltre, Mosca ha annunciato di aver ucciso oltre 550 soldati di Kiev dopo la “distruzione” delle basi militari e dei “mercenari” alleati nelle regioni di Kharkiv e Donetsk.

Lugansk: “Russi usano reclute ucraine come carne da cannone”

Intanto, nel Lugansk gli uomini di Putin sembra stiano usando le loro reclute come “carne da cannone”; la notizia è stata data dal governatore regionale Serhai Gaidai, sottolineando che “una piccola parte della regione resiste ancora” agli attacchi di Mosca mentre “sono in corso feroci battaglie“. Secondo quest’ultimo, le nuove reclute che le forze russe hanno fatto arrivare dalle aree occupate dell’Ucraina “non sopravvivono nemmeno alla prima battaglia”, in quanto vengono usate come esche per attirare gli attacchi in modo che gli invasori possano vedere dove sono basate le forze ucraine.

Ilovaisk senz’acqua

Gli occupanti hanno invaso anche Ilovaisk, nella regione di Donetsk, e dopo averla conquistata hanno annunciato l’interruzione del rifornimento idrico nella città. Le case e gli appartamenti dei residenti non riceveranno più acqua, motivando la decisione con il livello “criticamente basso” della stazione di pompaggio di Ilovaisk, non sufficiente per rifornirla. “La mancanza di acqua mette a rischio la stessa sopravvivenza dei residenti della città. Tali azioni costituiscono un’altra violazione, da parte della Federazione Russa, della Convenzione di Ginevra del 1949 sulla protezione della popolazione civile in tempo di guerra”. Così si è espressa in merito l’ex portavoce parlamentare della Commissione diritti umani Lyudmilla Denisova.

Colloquio tra Erdogan e Putin sui corridoi per il grano

C’è stata una nuova conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo turco Recep Tayyp Erdogan. La notizia è stata data direttamente dagli uffici della presidenza turca, secondo cui i due leader sembra che abbiano parlato della crisi ucraina, dei corridoi per il grano nel Mar Nero e della situazione in Siria. “È giunto il momento di agire per attuare il piano per la creazione di corridoi per l’esportazione del grano”, ha detto Erdogan a Putin.

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