venerdì, 19 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, autori russi banditi dalle scuole. Kiev: “Distrutto l’80% delle infrastrutture mediche sui territori occupati”

Dall'inizio dell'invasione in Ucraina sono state danneggiate 695 istituzioni mediche, 122 sono state distrutte e non possono più essere ricostruite. Il ministero della Cultura di Kiev vuole proibire tutti i libri provenienti dalla Russia, scritti in russo e in ogni altro idioma. Zelensky: "Mosca ha perso la sua influenza in Ue".

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“Circa l’80% delle infrastrutture mediche sui territori occupati è distrutto. Le informazioni sulla situazione dei territori occupati è limitata. Dall’inizio dell’invasione su vasta scala sono state danneggiate 695 istituzioni mediche, 122 sono state rase al suolo completamente e non possono essere ricostruite“. Colpi sempre più duri inferti dall’esercito russo alla sanità ucraina, bilanci riportati direttamente da Oleksii Yaremenko, vice ministro della Salute, in un’intervista all’agenzia di stampa Interfax. Intanto il conflitto tra Mosca e Kiev si consuma anche sul fronte culturale e formativo, finendo per mettere al bando scrittori e artisti che nulla hanno a che fare con gli atroci crimini commessi dall’esercito di Putin. Il ministero ucraino della Cultura ha annunciato l’intenzione di proibire non solo qualsiasi genere di materiale artistico e culturale in lingua russa, ma anche i libri provenienti da Mosca scritti in ogni altro idioma. Lo ha reso noto il ministro Oleksander Tkachenko, che ha spiegato come siano state stilate delle “liste bianche” in cui vi sono intellettuali russi che condannano la guerra in Ucraina e “liste nere” in cui vi è invece chi non si è mai schierato contro l’invasione. Una misura che si aggiunge alla notizia del ritiro delle opere di autori russi o sovietici come Lev Tolstoj, Fedor Dostoyevski e Aleksander Pushkin, dai programmi di studio ucraini.

Putin: “Sappiate che non è ancora iniziato nulla di serio”

Il Presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato nuove sconcertanti dichiarazioni, riportate dal canale Telegram Ukraine Now. “Oggi sentiamo che vogliono sconfiggerci sul campo di battaglia… Bene, cosa posso dire? Lasciamo che ci provino. L’Occidente vuole combatterci, a costo della vita dell’ultimo ucraino, una tragedia per tutto il loro popolo. Però, tutti dovrebbero sapere che non abbiamo ancora iniziato niente di serio. Allo stesso tempo, non rifiutiamo nemmeno i negoziati di pace, ma coloro che oggi rifiutano dovrebbero sapere che più si va avanti, più sarà difficile mettersi d’accordo con noi”. Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, il capo del Cremlino ha spiegato che “un’ulteriore pressione delle sanzioni occidentali sulla Russia può portare a un peggioramento della situazione del mercato energetico globale“. Per quanto riguarda la questione dell’embargo del petrolio russo, voluto dall’Unione Europea, il leader ha affermato che le aziende moscovite sono pronte a fronteggiare qualsiasi situazione. “Dobbiamo lavorare su piani a lungo termine per sviluppare il settore dei combustibili e dell’energia, diversificare le forniture ai mercati del sud e dell’est”.

Zelensky: “La Russia ha perso la sua influenza in Ue”

“La Russia ha cercato in tutti i modi di interrompere gli interventi del presidente dell’Ucraina ai popoli e ai parlamenti dei paesi europei, ma ha perso la sua influenza nell’Unione europea“. Così si è espresso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del suo intervento al parlamento sloveno. “Sono grato a tutti i Paesi dell’Unione Europea in cui hanno avuto luogo i miei appelli. Sappiamo che la Russia ha cercato di interromperli, ha cercato di utilizzare i suoi vari collegamenti: politici, diplomatici e persino commerciali. A Mosca capiscono che non hanno nulla per opporsi alla fiducia tra il popolo ucraino e l’Europa e a tale attività di comunicazione”.

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