sabato, 20 Aprile 2024

M5S e Governo, anticipato alle 12 incontro Conte-Draghi: i pentastellati spingono per l’uscita dal Governo

L'incontro tra Conte e Draghi, previsto per le 16:30, è stato anticipato alle 12. Il faccia a faccia a Palazzo Chigi parte in salita, con gli attivisti del M5S pronti ad uscire dal governo.

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Il tanto atteso faccia a faccia tra Mario Draghi e Giuseppe Conte sarebbe stato anticipato alle 12 di oggi, 6 luglio. Da qui, la decisione del Presidente del M5S di anticipare il Consiglio nazionale alle 9. Sul tavolo non solo la posizione dell’invio di armi in Ucraina, con il Movimento contrario, ma soprattutto il ruolo dei 5s all’interno della compagine governativa. Conte chiederà al Consiglio nazionale pieno mandato a discutere con il Presidente del Consiglio.

Gli umori dei 5 stelle

Sale dunque la tensione per l’incontro e non cessa il pressing dei parlamentari e degli attivisti per uscire e passare all’opposizione. Il tema oramai non sarebbe più quello di lasciare o meno il Governo, ma quando lasciare, vista la guerra alle porte dell’Unione europea e la crisi economica incombente. C’è chi tra i più ortodossi nel Movimento parla di senso di responsabilità mostrato dal partito, dopo aver dato vita a tre governi per la stabilità del Paese. Perché tra termovalorizzatore con il dl Aiuti da 15 miliardi, il ridimensionamento del Superbonus e la cancellazione del cashback, per molti pentastellati non ha senso restare in maggioranza.

Le premesse non sono buone

I fattori e le motivazioni appena elencate sembrano portare ad un incontro in salita. Ma il nodo resta politico. Giuseppe Conte non vuole uscirsene a mani vuote da Palazzo Chigi. Draghi pare intenzionato a frapporsi tra il centrodestra e il Reddito di cittadinanza, anche se per cancellare il dl Aiuti servirebbe la maggioranza. Stessa cosa dicasi per l’altro cavallo di battaglia del centrosinistra, quel salario minimo per cui si dovrà passare per forza dal dialogo tra partiti e parti sociali. Da Enrico Letta, segretario del PD, poi arriva l’avvertimento: “Il nostro Paese ha bisogno di stabilità, di un governo forte e solido in grado di affrontare la sfida dell’inflazione più alta da 35 anni e del costo dell’energia. C’è la necessità di intervenire sulla sofferenza sociale“. La linea dei dem è chiara: ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità.

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