giovedì, 18 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, missili russi su Toretsk: civili sotto le macerie. Medvedev: “Siamo la più grande potenza nucleare, punirci minaccia l’umanità”

Nuovi raid missilistici russi su Toretsk, nel Donetsk, a seguito dei quali è morto un civile e pare ce ne siano 3 sotto le macerie. Nel Lugansk prosegue lo scontro a fuoco, e a Lysychansk gli occupanti hanno iniziato a deportare "le persone nei campi di filtraggio a Stakhanov". Nelle ultime 24 ore tra la regione di Kiev e il Donbass sono morti 11 civili.

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Non c’è pace per il Donbass, quasi integralmente conquistato a suon di bombe dalle forze armate di Putin. I russi hanno sferrato nuovi raid missilistici su Toretsk, nella regione di Donetsk. La notizia è stata diffusa via Telegram dal capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. “Toretsk è sotto il fuoco russo. I razzi hanno colpito due case. Si sa sicuramente di una persona ferita. Inoltre, secondo le informazioni preliminari, 3 civili sono sotto le macerie: è in corso un’operazione di salvataggio. Un altro missile è caduto vicino a un obiettivo sociale e non è esploso. Invito tutti ad evacuare. L’evacuazione vi salverà la vita”. Lo scontro a fuoco imperversa anche nella regione di Lugansk: “I russi non sono usciti dai confini amministrativi. Sono ancora in corso i combattimenti nei due centri abitati“. A riferirlo è il governatore regionale Serhii Haidai. Nel frattempo a Lysychansk, città ufficialmente in mano russa, pare che gli occupanti abbiano già cominciato a deportare “le persone nei campi di filtraggio a Stakhanov“. Lo ha reso noto in un comunicato Valerii Shybik, capo dell’amministrazione militare della regione, ripreso dal canale Zn.Ua.

Bilancio dei morti nelle ultime 24 ore

Secondo il bilancio diramato dalle autorità e i governatori ucraini, nell’ultimo giorno sono stati uccisi almeno 11 civili; Kiev ha fatto sapere che sotto i bombardamenti di Mosca hanno perso la vita 7 persone e ne sono rimaste ferite 25. Dal canto loro i separatisti filorussi hanno accusato i militari ucraini di aver commesso 4 omicidi. Sempre Pavlo Kyrylenko, capo della regione di Donetsk, ha reso noto su Telegram che nella città di Avdiivka sono morte 2 persone, mentre si è registrata una vittima per parte a Donetsk, Sloviansk, Krasnohorivka e Kurakhove. “Ogni crimine sarà punito”, ha chiosato Kyrylenko.

Il dissidente russo Bondarev: “Il regime di Putin perde terreno”

“Il regime sta perdendo terreno, è meno intatto di quanto sembri. Può apparire che Putin goda di un ampio sostegno popolare, ma la verità è che i suoi veri sostenitori, quelli pronti a combattere per lui, sono una minoranza, sia pure rumorosa. Altri sono terrorizzati o semplicemente non hanno idea di chi possa sfidare questo presidente”. Così sì è espresso in un’intervista Boris Bondarev, il diplomatico della missione russa a Ginevra che ha palesemente condannato il conflitto sul suolo ucraino. Il politico ha spiegato che “questa Russia non ha nulla a che vedere con l’Urss, non è una superpotenza; mantiene ancora uno status di grande potenza solo grazie al suo enorme arsenale nucleare ereditato dai sovietici”. Bondarev è del parere che l’economia russa stia affondando, in quanto Putin avrebbe a disposizione “risorse per fare la guerra per un po’ di tempo, ma non per anni”.

Medvedev: “Mosca ha il più grande potenziale nucleare, punirci è una minaccia all’umanità”

Assurdo qualsiasi tentativo di creare tribunali o corti per la cosiddetta indagine sulle azioni della Russia. Queste proposte non solo sono giuridicamente nulle. L’idea di punire il Paese che ha il più grande potenziale nucleare è di per sé assurda e minaccia potenzialmente l’esistenza dell’umanità“. Questo il post al vetriolo condiviso su Telegram da Dmitry Medvedev, ex premier russo e vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca. Quest’ultimo punta poi il dito contro gli Stati Uniti, elencando le aggressioni militari Usa sferrate dalla Seconda Guerra Mondiale in poi. Medvedev, senza mezzi termini, considera i Paesi ostili che hanno avviato una dura campagna sanzionatoria nei confronti di Mosca “temerari o idioti“.

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