Due Daspo “Willy” sono stati emessi dalla Polizia di Stato di Perugia nei confronti di due giovani responsabili di un’animata lite, avvenuta il 20 maggio in un locale a Città di Castello. In seguito alle attività di accertamento da parte della Divisione Anticrimine della Questura, il comportamento di una donna di 39 anni e un uomo albanese di 37 anni è stato ritenuto talmente pericoloso e lesivo dell’ordine e della sicurezza pubblica, al punto da emettere delle misure di prevenzione personali.
Il Questore ha dunque vietato all’uomo e alla donna di accedere, dalle ore 19 alle ore 5, al locale dove è avvenuta la lite e a tutti gli altri pubblici esercizi presenti in piazza Gioberti, nelle piazze e nelle strade limitrofe e lo stazionamento nelle vicinanze degli stessi. Tale divieto, che rientra nei divieti di accesso ad aree urbane (DACUR), ha validità di un anno e la sua violazione è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a 20mila euro.
La misura prende il nome dalla tragica fine di Willy Montero, per la cui morte proprio oggi è arrivata la sentenza di condanna all’ergastolo ai fratelli Bianchi e altre due pene di 21 e 23 anni. Il DASPO Willy si applica come misura di prevenzione per le risse. La misura contro la movida violenta consiste nel divieto di accesso ai locali di intrattenimento e ai pubblici esercizi per i protagonisti di disordini o atti violenza e innalza la multa da 309 a 2mila euro e la reclusione da sei mesi a sei anni se qualcuno resta ferito o ucciso nella rissa.