Martedì 5 luglio a Torino ci sarà l’annuale incontro tra gli Stati generali della Cultura. L’evento mira a parlare di sviluppi e prospettive nell’industria culturale dopo le lunghe restrizioni dell’era Covid. L’incontro è organizzato dal Sole 24Ore e si svolgerà in presenza nelle sale del Museo nazionale del Risorgimento.
In questa edizione del 2022 si parlerà delle sfide per costruire il patrimonio culturale del futuro, del ruolo sempre più vantaggioso dei privati e del loro rapporto con le istituzioni pubbliche, di come le imprese possano dare sostegno e diffondere la cultura, analizzando i nuovi mestieri dell’editoria e le trasformazioni del mercato audiovisivo, oltre a un ritorno degli eventi dal vivo dopo due anni di immobilità. Si parlerà anche delle strategie future dei musei e del ruolo sempre più importante svolto dalle Capitali della Cultura. L’obiettivo sarà concentrarsi sul patrimonio culturale, vedendolo come risorsa strategica per lo sviluppo socio-economico del Paese e dei territori locali.
I commenti
Federico Silvestri, amministratore delegato di Sole 24 Ore Eventi ha dichiarato: “Ora più che mai è necessario guardare avanti, senza dimenticare che dalle più grandi crisi nascono le migliori opportunità.” Lo accompagna Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore, che aggiunge: «Con particolare piacere abbiamo puntato su Torino, territorio che ha tante qualità, consapevoli che dopo la pandemia nulla potrà essere più come prima». Intanto Stefano Lo Russo, sindaco di Torino fa sapere quanto apprezzi l’evento nella sua città, commentando: «Torino accoglie gli Stati generali della Cultura con orgoglio».
La scaletta dell’evento
La giornata si aprirà con una serie di interviste nel parterre. Inizierà Tamburini con quella al ministro della Cultura, Dario Franceschini. A seguire Matteo Bagnasco, responsabile Obiettivo cultura Fondazione Compagnia San Paolo, Antonio Calabrò, vicepresidente Unione industriali di Torino, Innocenzo Cipolletta, presidente Cci, Alvise di Canossa, capo di Art Defender, Stefano Lucchini, chief institutional affairs and external communication officer Intesa Sanpaolo, e l’imprenditore Francesco Micheli parleranno dei privati nell’economia della cultura.
Gli altri panel saranno dedicati ai nuovi mestieri dell’editoria, al tema dei media al servizio dell’arte, al ruolo delle Capitali della Cultura. Luigi Abete, presidente Aicc (Associazione imprese culturali e creative), e Massimo Osanna, direttore generale Musei si confronteranno sul ruolo tra pubblico e privato.