venerdì, 19 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, telefonata Stoltenberg-Zelensky: “La Nato è con voi”. Perdite russe: morti 35mila soldati

Il bollettino dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine: "Morti 35.250 soldati russi dall'inizio del conflitto". Alla vigilia del vertice Nato, Stoltenberg ha telefonato a Zelensky: "Aumenteremo il sostegno al nostro stretto alleato: l'Ucraina". Zelensky: "C'è bisogno di un potente sistema di difesa missilistico contro attacchi russi". La Francia pronta a inviare a Kiev mezzi corazzati per trasporto truppe.

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Nuovo bilancio riguardo l’attacco al centro commerciale di Kremenchuk: risultano 36 dispersi. I leader del G7 lo hanno definito “un crimine di guerra“, gli stessi sono attesi in serata a Madrid per il vertice Nato dei prossimi giorni. Nel frattempo, il Segretario generale della Nato Stoltenberg ha sentito al telefono il presidente Zelensky. L’ha rassicurato che “al summit aumenteremo il sostegno al nostro stretto alleato: l’Ucraina“. Sulla fornitura delle armi, la Francia ha intenzione di inviare a Kiev mezzi corazzati per trasporto delle truppe. Il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine riporta cifre esorbitanti riguardo al numero dei soldati russi morti in guerra e non solo. Però, viene specificato che non è possibile verificare del tutto i dati in modo indipendente a causa degli intensi combattimenti che continuano a verificarsi. Da Mosca arrivano sanzioni per la moglie e la figlia del presidente Joe Biden e altre 23 persone. La Russia ha imposto il divieto di ingresso sul suo territorio; la motivazione è la loro “linea russofobica“. L’ha annunciato il Ministero degli Esteri citato dalla Tass.

Attacco Kremenchuk: 36 dispersi

Le operazioni di salvataggio proseguono, sono oltre mille i soccorritori al lavoro da tutta la notte. Ukrinform riporta che, al momento, sono 36 le persone che risultano disperse dopo l’attacco missilistico russo al centro commerciale Amstor, a Kremenchuk, nella regione di Poltova. Il bilancio dei morti è fermo a 18 vittime.

Francia fornirà mezzi per trasporto truppe a Kiev

Il ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu, intervistato dal quotidiano Le Parisien, ha dichiarato che la Francia fornirà all’Ucraina una “quantità significativa” di mezzi corazzati per il trasporto truppe. Si tratta di veicoli VAB, progettati negli anni ’70 da Renault e Saviem. Dal 1976 sono in servizio nella forze armate francesi. Inoltre, si sta anche valutando l’ipotesi dell’invio di missili anti-nave Exocet. Lecornu, però, non ha ancora fornito una data specifica per l’invio dei mezzi.

Stoltenberg-Zelensky: “Gli alleati Nato sono con voi”

Dai profili Twitter di entrambi i leader c’è l’annuncio della telefonata appena avvenuta tra il Segretario generale, Jens Stoltenberg, e il presidente Zelensky. Il primo ha rassicurato il secondo: “Al nostro vertice Nato aumenteremo il sostegno al nostro stretto alleato, l’Ucraina, ora e a lungo termine”. Ha poi aggiunto con tono deciso: “Gli alleati Nato sono con voi“. Zelensky gli ha risposto che “abbiamo coordinato le nostre posizioni alla vigilia del vertice di Madrid e sottolineato l’importanza di un potente sistema di difesa missilistico per prevenire gli attacchi terroristici russi“. La Capitale spagnola attende i leader dell’Alleanza Atlantica in serata.

Bollettino Stato Maggiore ucraino: “Sono 35.250 i soldati russi morti in guerra”

Il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, riporta i seguenti dati riguardo le perdite russe: i soldati morti in guerra dall’inizio del conflitto sono 35.250; distrutti invece 1.567 carri armati, 3.704 mezzi corazzati, 778 sistemi di artiglieria, 243 lanciarazzi multipli. Seppure i dati siano in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, pare che abbiano perso anche 217 aerei, 185 elicotteri, 2.589 autoveicoli, 14 unità navali e 636 droni. Inoltre, si leggono nel bollettino anche le perdite ucraine: 341 bambini e 622 feriti registrati soprattutto nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Chernihiv. In una nota vengono specificate le istituzioni educative danneggiate, ben 2.061, di cui 213 sono andate completamente distrutte.

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