giovedì, 18 Aprile 2024

Draft NBA 2022, l’italo-americano Paolo Banchero prima scelta assoluta

Nella notte italiana è andato in scena il Draft Nba 2022 che ogni anno, a fine campionato, seleziona i migliori talenti, soprattutto provenienti dai college, da portare nella migliore lega del mondo. La prima scelta assoluta è stata, con grande sorpresa, l'italo-americano Paolo Banchero stella proveniente dalla Duke University. Selezionati anche altri due italiani: Gabriele Procida al n.36 e Matteo Spagnolo al n.50.

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Tra la tarda serata e la notte italiana è andato il scena al Barclays Center di New York, il famoso Draft Nba 2022: l’evento annuale in cui le 30 franchigie della National Basketball Association, scelgono i nuovi giocatori per lo più provenienti dai college ma anche da altri campionati.
Dopo questa dovuta premessa, parliamo della prima scelta assoluta selezionata dagli Orlando Magic: il cestista italo-americano Paolo Banchero. Atteso come n.3, il ragazzo proveniente dal college universitario di Duke ha sbaragliato la concorrenza issandosi al primo posto fra tutti. L’ultimo italiano in passato che riuscì ad essere eletto come prima scelta assoluta, e anche all’epoca primo europeo della storia, fu Andrea Bargnani nel Draft del 2006.

CHI È IL RAGAZZO SCELTO DAGLI ORLANDO MAGIC INCORONATO PRIMISSIMA SCELTA ASSOLUTA

Nato a Seattle il 12 novembre 2002, il nome completo è Paolo Napoleon James Banchero, due nomi di una certa rilevanza, in particolare per il mondo della pallacanestro: Napoleon e James, stesso nome del più famoso LeBron uno dei migliori giocatori della storia del basket. Un peso che certamente Banchero è pronto a portare sulla spalle. Cresciuto nello Stato di Washington, gioca per la O’Dea Hig School per poi scegliere il Duke College dove ha avuto come coach il grande Mike Krzyzwewski, il secondo allenatore più vincente della storia della Ncaa con 5 titoli vinti, sempre con Duke, e 3 riconoscimenti per il miglior coach dei college dell’anno. L’allenatore di origine polacca ha spesso rifiutato diverse panchine Nba ma non quella della Nazionale americana con cui ha vinto 3 Olimpiadi di fila (2008, 2012, 2016), più due ori e due bronzi nei campionati mondiali. Niente male per Paolo Banchero che ha avuto la fortuna di essere seguito da un allenatore di questo calibro. La loro è una storia a lieto fine perché proprio nell’anno in cui coach K, come viene chiamato da tutti in America, si ritira dopo ben 42 anni (ha cominciato nel 1980 ad allenare Duke e si è ritirato quest’anno nel 2022) uno dei suoi migliori allievi viene scelo al primo giro assoluto del draft. Non ci si poteva esserci circostanza migliore.

LA DOPPIA CITTADINANZA

Se andiamo a dare uno sguardo alla famiglia del nuovo n.1, scopriamo che la madre di Paolo è Rhonda Smith e ha giocato a pallacanestro per Washington: migliore realizzatrice della storia dell’Ateneo venne scelta nel 2000 al Draft della WNBA (l’Nba femminile in poche parole) e, dopo alcuni anni di professionismo, è diventata allenatrice della Holy Names Academy a Seattle dove ha conosciuto suo marito Mario, papà di Paolo Banchero. Di evidenti origini italiane, Mario Banchero ha giocato a football nel college per i Washington Huskies. Più tardi, avendo deciso di abbandonare lo sport, almeno come giocatore, apre una macelleria di insaccati a Seattle. Giusto ricordare che vende solo cibo di origine italiana. Salendo nell’albero genealogico, i famigliari da parte di padre sono originari dell’Emilia Romagna, altri della Liguria. Il legame con il Bel Paese ha portato Paolo Banchero a ottenere nel 2020 la cittadinanza italiana, cosa che il cestista mostrerà in seguito in uno spot pubblicitario. Come se non bastasse, il gioiello del Duke ha più volte detto di voler giocare con la Nazionale italiana di Basket.

CARATTERISTICHE FISICHE E TECNICHE

A 15 mesi Paolo era lungo già ben 91 centimetri e all’età di 18 anni è arrivato a superare i 2.05 metri d’altezza. Tutto questo senza avere problema di mobilità sul parquet. In America viene definito, grazie alla sua duttilità un “positionless”, un giocato senza un ruolo preciso, capace di fare tutto o quasi in campo. Un po’ come Lebron James, come detto non a a caso il suo terzo nome è lo stesso della stella dei Lakers. Giocatore completo, quindi, capace di trovare la via del canestro con moltissime soluzioni non facendo mancare un buon supporto a rimbalzo e in difesa.
In un’intervista rilasciata all’emittente sportiva Sky a pochi giorni dal Draft, Banchero ha dichiarato, senza falsa modestia, di essere il miglior giocatore tra i talenti in arrivo nella NBA e, in particolare, di avere come punto di forza la “versatilità”, la capacità di adattarsi in diverse circostanze del gioco. In più ha dichiarato anche di avere una visone di gioco paragonabile a pochi altri. Per ora sono solo parole, nonostante Paolo abbia dimostrato la sua forza anche in campo fino alle semifinali della Final Four perse contro i rivali della North Carolina. Ma si sa, con tutto rispetto, una cosa è il basket al college, la Ncaa, un’altra è giocare nella miglior lega del Mondo. Dal canto suo Banchero non si pone limiti, è stato più volte visto a godersi le partite della Nba, magari cercando di prendere qualche spunto utile, e, incassati i complimenti di Lebron dopo il Draft, ora è il momento di allenarsi duro per non deludere i fans, fra i nuovi ci saranno sicuramente moltissimi italiani, e per mantenere le promesse, visto che tutto il mondo della pallacanestro, americana e non solo, si aspetta da lui grandi cose.

Una festa tutta italiana, perché oltre al gioiello da Duke sono stati selezionati altri due azzurri: Gabriele Procida, ventenne che ha giocato l’ultimo anno alla Fortitudo Bologna scelto da Detroit alla n.36 e il giovanissimo Matteo Spagnolo, che ha giocato bene quest’anno con Cremona, scelto alla 50^ da Minnesota. Probabile che comunque i due aspettino ancora un anno prima di oltrepassare l’oceano in direzione States.

LE PRIME 15 SCELTE AL DRAFT 2022

1. Paolo Banchero da Duke – Orlando Magic

2. Chat Holmgren da Gonzaga- Oklahoma City Thunder

3. Jabari Smith da Auburn-Houston Rockets

4. Keegan Murray da Iowa- Sacramento Kings

5. Jaden Ivey da Purdue- Detroit Pistons

6. Bennedict Mathurin da Arizona- Indiana Pacers

7. Shaedon Sharpe da Kentucky- Portland Trail Blazers

8. Dyson Daniels proveniente dalla G League – New Orleans Pelicans

9. Jeremy Sochan da Baylor- San Antonio Spurs

10. Johnny Davis da Wisconsin- Washington Wizard

11. Ousmane Dieng da New Zealand Breaker- New York Kniks (scambiato in seguito agli Oklahoma City Thunder)

12. Jalen Williams da Santa Clara- Oklahoma City Thunder

13. Jalen Duren da Memphis- Charlotte Hornets ( scambiato in seguito ai Detroit Pistons)

14. Ochai Agbaji da Kansas- Cleveland Cavaliers

15. Mark Williams da Duke- Charlotte Hornets

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