“Questa notte, in Bielorussia, sono stati consegnati 16 razzi per il sistema missilistico antiaereo C-300 e un sistema missilistico Pantsyr. Probabilmente provenienti da Pskov, in Russia”. Con queste parole Belarusky Gaiun, il gruppo bielorusso di monitoraggio delle attività militari a Minsk, ha comunicato la notizia su Telegram. Una nave mercantile turca, intanto, è partita dal porto ucraino di Mariupol in seguito ai colloqui sul grano con Mosca. A renderlo noto sono state le stesse autorità di Ankara.
Fotoreporter e soldato uccisi a sangue freddo dai russi
Nuovi dettagli sono venuti a galla in merito all’uccisione del fotogiornalista Maks Levin e del soldato Oleksiy Chernyshov. I due uomini, entrambi ucraini, sono stati giustiziati dalle forze russe alcune settimane dopo l’inizio dell’invasione. Secondo Reporter Senza Frontiere sarebbero stati uccisi a sangue freddo e i loro corpi sommariamente nascosti.
Vasto incendio nella raffineria russa di Rostov
Questa mattina una delle più grandi raffinerie petrolifere della Russia meridionale è stata colpita da un drone che ha provocato un incendio. Si tratta dell’impianto di Novoshakhtinsk, nella regione di Rostov, a pochi kilometri dal confine ucraino. A riferirlo è il servizio stampa della raffineria stessa, come riporta Ria Novosti. L’incendio, tuttavia, è stato rapidamente domato.
Kiev sferra un attacco all’Isola dei Serpenti: decine di morti
Le truppe ucraine, nel frattempo, hanno lanciato un attacco contro l’Isola dei Serpenti. Il territorio è stato conquistato dai russi all’inizio del conflitto ed è tutt’ora sotto il controllo di Mosca. Secondo il Comando Operativo Meridionale dell’esercito ucraino, l’attacco di Kiev avrebbe inferto un colpo significativo all’esercito nemico, provocando la morte di decine di soldati.