venerdì, 29 Marzo 2024

Emergenza siccità, Cingolani: “Abbiamo decisamente un problema sull’acqua”. Al Sud Carfagna annuncia intervento reti idriche

Il Governo e le Regioni stanno lavorando ad un piano d'acqua per contrastare l'emergenza siccità in tutta Italia: possibile razionamento d'acqua per aiutare l'industria e l'agricoltura.

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La ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna ha annunciato un accordo con le Regioni per risolvere il problema della siccità. “È partito pochi giorni fa un intervento di ammodernamento e ristrutturazione delle reti idriche della Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata per 482 milioni“. Carfagna poi prosegue: “Ma il problema non riguarda solo il Meridione: per questo abbiamo cominciato ad istruire un Cis Acqua di portata nazionale“. L’investimento di un miliardo a valere sul ciclo 2021-2027 sarà gestito con un Contratto Istituzionale di Sviluppo ma i fondi potranno incrementare in seguito all’emergenza che ha colpito gran parte d’Italia.

Abbiamo un problema

Abbiamo decisamente un problema sull’acqua: non è solo un problema energetico ma anche agricolo. La disponibilità d’acqua è cruciale per le centrali idroelettriche“, è quanto ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani nel convegno di Elettricità futura a Roma. Il rappresentante legale di Enel, Giovanni Rocchi ha fatto sapere che per coprire la necessità del comparto agricolo nei prossimi 10 giorni è stata impiegata tutta l’acqua disponibile. Presso la Conferenza delle Regioni i governatori hanno espresso la volontà di chiedere uno stato di emergenza al Governo con l’aiuto della Protezione Civile.

Tra le proposte presentate per migliorare la situazione c’è la possibilità di razionare l’acqua nelle attività secondarie, come la chiusura di parchi acquatici e la disattivazione di fontane monumentali, per favorirne l’uso nelle attività di prima necessità. “Dobbiamo sostenere il comparto agricolo, che non è solo produttivo ma vitale per il nostro Paese: credo ci siano le condizioni per arrivare a dichiarare lo stato di emergenza” ha sentenziato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

Il Po è a secco

Dopo 70 anni anche la Pianura Padana rientra in questi territori in difficoltà anche perché non ha nevicato quest’anno“, ha sottolineato il sottosegretario al Mipaaf Gianmarco Centinaio. L’esponente della Lega ha poi proseguito: “Con i grandi fiumi come il Po che non hanno portata, in questo momento quei terreni rischiano di diventare inutilizzabili perché, avanzando il mare, viene ad impattare anche sull’acqua dolce“. Anche il segretario del Pd Enrico Letta si è pronunciato sulla questione per spingere il governo a proclamare il prima possibile lo stato di emergenza. Nella riunione dell’Autorità di Bacino del Po si è proposto di non sospendere l’irrigazione delle campagne ma di ridurre i prelievi del 20%.

Emergenza in tutta Italia

L’emergenza siccità colpisce anche l’Emilia Romagna e la provincia di Roma. Secondo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ogni anno in Italia si perde l’89% dell’acqua piovana e propone la costruzione di una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio senza uso di cemento per conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini all’industria e all’agricoltura. La situazione peggiora con l’aumento delle temperature che mettono in difficoltà i lavoratori agricoli.

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