giovedì, 28 Marzo 2024

Calcio, non solo mercato: l’Inter è pronta a diventare una macchina da soldi

Abbonamenti, DigitalBits, Nike. La Beneamata sorride in attesa dei possibili colpi. Ma i nerazzurri hanno già preso l'uomo in più per la prossima stagione.

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“Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo”. Suonano ancora attuali le parole del pittore futurista Giorgio Muggiani, tra i soci fondatori della squadra di Milano. Così l’Inter, per spingere la campagna abbonamenti, si affida ancora ai legami di fratellanza: il collante pronto a legare – ancora una volta – l’Inter agli interisti. È notizia di oggi l’obiettivo – per adesso – dei 40mila abbonati durante la prossima stagione. Non una novità, invero, per il popolo nerazzurro. Infatti durante il campionato scorso alla Scala del calcio italiano si sono registrate 854.983 presenze dai colori della “notte splendida” (sempre col Muggiani) di quel 9 marzo 1908: la data di nascita della Beneamata.

Ma non è solo l’attaccamento alla maglia a portare aria fresca in casa nerazzurra. Nel 2022 il marchio Inter è cresciuto del 30% – pari a 495 milioni di euro –, secondo il rapporto Football 50 del Brand Finance. Non finisce qui: il nuovo sponsor DigitalBits versa alla società di viale della Liberazione 16 milioni più bonus e nei prossimi tre anni salirebbe a 85 più bonus; mentre lo sponsor tecnico Nike contribuisce a ingrossare i forzieri del club con 12 milioni più bonus a stagione. Tuttavia la proprietà interista accelera per arrivare a circa 30 milioni.

Sul versante-mercato Marotta vuole consegnare a Inzaghi la squadra – completa, o giù di lì – entro la fine del mese in corso. Pertanto questa si profila quale settimana decisiva non già per gli altisonanti Dybala e Lukaku, ma per gregari come Asllani e Bellanova. Il primo vestirà i panni del vice-Brozović, il secondo farà concorrenza a Dumfries (ma l’olandese potrebbe lasciare Milano). Dulcis in fundo: per noi il nuovo gioiello dell’Inter porta il nome di Henrikh Mkhitaryan. L’armeno è pronto per le visite mediche e rappresenterà una validissima alternativa a Çalhanoğlu. E sangue armeno scorreva anche nelle vene di un altro fuoriclasse del Biscione: stiamo parlando del “Serpente”, Youri Djorkaeff.

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