Se l’esercito ucraino è riuscito a mettere in salvo quasi tutta la popolazione da Severodonetsk, pare che la situazione sia ben diversa per i civili presenti nell’impianto chimico Azot. “L’evacuazione dallo stabilimento è impossibile. Uscire dallo stabilimento è pericoloso a causa del continuo fuoco e i combattimenti. Nel rifugio si trovano 568 persone di cui 38 bambini. Uscire dal rifugio è possibile solo con il cessate fuoco completo. La città non è bloccata“. La notizia è stata diffusa su Telegram dal governatore del Luhansk, Serhii Haidai.
Intanto la resistenza ucraina continua a sferrare controffensive via mare e via terra. La marina di Kiev ha affondato il rimorchiatore della flotta russa Spasatel Vasily Bekh. L’imbarcazione stava trasportando munizioni e armi dirette sull’Isola dei Serpenti, zona nelle mani dei nemici. L’ufficialità dell’attacco è arrivata dal ministero della Difesa ucraino, che ha confermato quanto reso noto su Facebook dal servizio di stampa delle forze navali ucraine. Continua a salire il bilancio dei bambini rimasti uccisi sotto le bombe russe. Sono 322 i minori morti per mano dei nemici dall’inizio del conflitto, i feriti sono più di 581; a dirlo è l’ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram. Dopo l’incontro storico di ieri tra i leader alleati e il presidente Zelensky, la Commissione dell’Unione Europea ha dato parere favorevole allo statu di Paese candidato.
Kiev: “Ogni giorno a Mariupol più di 10 persone con sintomi di colera”
Ancora emergenza colera sul suolo ucraino. “Ogni giorno 10-15 persone arrivano nell’ospedale di Mariupol con sintomi di dissenteria, vomito, mal di testa; però, nella città occupata dai russi, non ci sono farmaci e le persone vengono semplicemente rimandate a casa”. Così si è espresso su Telegram Petro Andryushchenko, il consigliere del primo cittadino, citato dall’agenzia Unian. Il politico ucraino ha affermato che un convoglio di 4 camion di aiuti umanitari del Comitato internazionale della Croce Rossa sarebbe stato avvistato ieri nell’area che si sviluppa sulla riva sinistra di Mariupol. “Ci auguriamo che attraverso il libero accesso il Comitato intervenga. Gli stessi occupanti non stanno facendo nulla, nemmeno un divieto alla vendita di pesce vivo che è una delle maggiori fonti di malattie“, ha detto.
Usa verificano veridicità della foto dei due prigionieri
Da Ieri su Telegram circola la foto di due prigionieri americani catturati dall’esercito di Putin a nord di Kharkiv la settimana scorsa. Il Dipartimento di Stato americano sta cercando di verificare la veridicità dell’immagine diffusa sul social dal blogger russo, Timofey Vasilyev. “Hanno detto che c’è una foto che sta circolando sui media russi. E stanno lavorando a fondo per verificarlo. Siamo molto fiduciosi“, ha detto ai microfoni della Cnn Bunny Drueke, la madre di uno dei due combattenti. Nello scatto si vedono il 39enne Alexander John-Robert Drueke e il 27enne Andy Tai Ngoc Huynh nel retro di un camion militare nemico. Entrambi hanno le mani dietro la schiena e fissano la telecamera che li sta riprendendo.