venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, ponte distrutto Mosca vuole isolare Severodonetsk. Kiev: “I nostri sono accerchiati”

La città di Severdonetsk è ancora nel mirino dei russi. Il governatore del Lugansk, Haidai: “La situazione è estremamente difficile. Le truppe nemiche hanno un vantaggio di 10 a 1. Si temono attacchi più massicci e la caduta della città entro 48 ore”. Lo Stato maggiore delle truppe ucraine: “Le forze armate di Kiev si sono ritirate ma la battaglia continua”.

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Giorno 110, nel mirino delle truppe russe c’è ancora Severodonetsk, nel Lugansk. Il governatore della regione, Sergiy Haidai si dice molto preoccupato perché “la situazione è estremamente difficile. Le truppe di Mosca hanno un vantaggio di 10 a 1”. L’obiettivo dei militari russi si fa sempre più chiaro: prendere Severodonetsk. Hanno continuato l’avanzata distruggendo un ponte che collega la città del Lugansk alla sua gemella ovvero Lysychansk. Così facendo hanno tolto una possibile via di fuga per i civili. Haidai ha confermato l’esplosione e ha ipotizzato che probabilmente le truppe nemiche intensificheranno gli attacchi. Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, il cui ultimo rapporto è concentrato sull’offensiva alla città di Severodonetsk, ha detto che la città è stata presa d’assalto e le truppe ucraine sono state accerchiate. Quelle russe puntano alla conquista e se questo dovesse accadere, è probabile che ottengano il controllo della regione del Lugansk perché Severodonetsk è la città strategica per eccellenza.

Haidai: “La Russia vuole isolare Severodonetsk”

Il governatore del Lugansk, Sergiy Haidai: “La situazione a Severodonetsk è estremamente difficile, il nemico ha concentrato la maggior parte dei suoi sforzi nella regione settentrionale di Lugansk, dove usa l’artiglieria su larga scala e, sfortunatamente, ha un vantaggio di 10 a 1”. L’obiettivo delle truppe di Mosca è quello di “isolare completamente Severodonetsk con un attacco massiccio per prendere poi la città”. Si è espresso su Facebook anche il comandante capo dell’esercito ucraino, Valeri Zaloushny: “Continuiamo a mantenere le nostre posizioni: ogni metro di terra ucraina è coperto di sangue, ma non solo il nostro, ma anche quello dell’occupante”.

Distrutto ponte tra Severodonetsk e Lysychansk

Le truppe di Mosca hanno distrutto un ponte che collega la città di Severdonetsk alla sua gemella ovvero Lysychansk, in questo modo è stata messa fuori uso una possibile via di fuga per i civili. Però, c’è da precisare che l’esplosione del ponte Proletarski, da una parte impedisce l’approvvigionamento dei difensori dell’impianto Azot, ma dall’altro impedisce l’avanzata russa verso Lysychansk stessa. Il governatore della regione, Sergiy Haidai ha confermato l’esplosione; inoltre, ha ipotizzato che probabilmente le truppe russe intensificheranno i loro attacchi per prendere la città già nella giornata di oggi.

Kiev: “Le truppe di Mosca tengono accerchiati gli ucraini”

Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha constatato che l’esercito russo, con il supporto dell’artiglieria, è riuscito ad assaltare la strategica città di Severodonetsk e tiene accerchiate le restanti truppe ucraine nell’area interessata. Questo è l’ultimo rapporto dello Stato maggiore che si è concentrato sull’offensiva alla città. Si teme che Severdonetsk possa cadere in mano russa e se ciò dovesse accadere, è probabile che le truppe di Mosca ottengano tutto il controllo della regione. I vertici dei militari ucraini si espongono su Facebook: “Il nemico ha avuto relativamente successo”, le truppe di Kiev si sono ritirate, ma “la battaglia continua”. Fanno sapere che l’offensiva è concentrata nell’area di Severdonetsk, Lysychansk e anche in un’altra città della zona ovvero Bakhmut. Hanno aggiunto che “gli invasori hanno spostato più di 80 unità di armi e equipaggiamento militare, inclusi veicoli corazzati pesanti e sistemi di artiglieria, nelle città di Kreminna e Staroblisk”, sempre vicino Severodonetsk.

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