Un’altra domenica da dimenticare, un’altra gara in cui i tifosi della Rossa inveiscono per gli ennesimi ritiri. Nel corso di venti giri entrambe le Ferrari si ritirano in garage.
Il primo ad alzare bandiera bianca è Sainz, costretto a terminare anzitempo la pista per un problema idraulico. Leclerc approfitta della virtual safety car e dimezza il tempo in pit, montando gomma hard.
La scelta di montare gomme dure porta la Scuderia di Maranello a cambiare strategia, ipotizzando una sola sosta con il treno di pneumatici da tenere fino alla fine. Una scelta che non sapremo mai se avrebbe pagato o meno, perché al 20esimo giro è Leclerc a ritirare la monoposto.
Per il monegasco si tratta di un problema al motore, con il retrovettura fumante che perde vertiginosamente potenza. Accresce lo sconforto per la Ferrari e per i tifosi del Cavallino, che dopo la straordinaria pole position di ieri, si aspettavano una domenica a Baku decisamente diversa.
Doppio ritiro in tre gare, un’affidabilità che vacilla e ancora un doppio zero per la classifica piloti e costruttori. Il resto del GP è mera cronaca, o quasi.
Trionfa Verstappen, seguito dal suo compagno Perez, terzo Russell.