giovedì, 25 Aprile 2024

Nations League, è il giorno di Inghilterra-Italia: calcio d’inizio alle 20:45

Partita pregna di bei ricordi per gli italiani. Dal trionfo di Wembley al cucchiaio di Pirlo, passando per il "formidabile programma" di Fantozzi.

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Esattamente un anno fa iniziava EURO 2020, ma soprattutto la gloriosa cavalcata azzurra, con un netto 3 a 0 sulla Turchia e culminata proprio contro i Tre Leoni, sconfitti a casa loro, dopo i tiri di rigore. It’s coming Home, cantavano gli inglesi alla vigilia degli Europei, cercando di propiziare il ritorno del trofeo; It’s coming Rome si cantava, poi, per le principali piazze italiane, tra caroselli, bandiere e un patriottismo che mancava da tanto, troppo tempo.

Inghilterra-Italia, dolci ricordi con sensazioni diverse al Molineux Stadium

“Un’estate fa, la storia di noi due / Era un po’ come una favola, ma l’estate va / E porta via con se, anche il meglio delle favole”. Il riassunto degli ultimi 365 giorni da tifosi della Nazionale possono tranquillamente condensarsi nei primi versi di “Un’estate fa”, intramontabile successo del 1992 di Franco Califano.

La sfida di questa sera, calcio d’inizio alle 20:45 su RAI 1, non avrà nulla a che vedere con le magiche notti del 2021, ma farà riaffiorare dolcissimi ricordi relativi all’atto conclusivo. La sfida è in programma al Molineux Stadium di Wolverhampton, impianto in cui si sono consumati i primi incontri di Coppa dei Campioni negli anni ’50.

Oltre ad essere casa dei Wolves in Premier League, lo stadio ospita le partite della nazionale inglese dal XIX secolo. La prima kermesse internazionale risale infatti al 1892, con gli anglosassoni che si imposero sull’Irlanda con un netto 6-1.
L’impianto è stato inoltre teatro della finale della Coppa delle Coppe 1972 e del concerto di Bon Jovi nel 2003, al quale assistettero 34mila persone.

I precedenti tra le due squadre

Sono 28 gli incroci tra le due nazionali, con il bilancio a favore degli azzurri: 10 vittorie, 8 sconfitte e 10 pareggi. Il primo Inghilterra – Italia risale al novembre 1934, partita che valse ai ragazzi di CT Pozzo l’appellativo di “Leoni di Highbury”.
L’epiteto deriva dalla parziale rimonta degli Azzurri che, sotto di 3 gol e di un uomo nei primi 45 minuti (a Monti infortunato non subentrò nessuno in quanto ancora non esisteva la regola delle sostituzioni), riuscirono a a segnare due gol nel secondo tempo, sfiorando l’impresa del pareggio.

Inghilterra – Italia è nell’immaginario collettivo legato, oltre alla conquista dell’Europeo, al famosissimo cucchiaio di Pirlo a EURO 2012. A subirlo fu il malcapitato Joe Hart, ai tempi estremo difensore del Manchester City, che vide la sfera, con una leggiadria a tratti innaturale, insaccarsi alle sue spalle.
Dal canto suo Pirlo, contraddistinto dal suo clamoroso self control, tornò a centrocampo come se niente fosse. Un gesto tecnico equiparabile al cucchiaio di Totti a EURO 2000 contro l’Olanda, capace di dare coraggio ed entusiasmo alla squadra, che in entrambi i casi vinse la sfida dagli undici metri.

“Pina, stacca il telefono!”

Non solo calcio giocato, ma anche un richiamo alla settima arte. Un pezzo di Italia che non esiste più fu, infatti, raccontata da Paolo Villaggio con il film “Il secondo tragico Fantozzi”. Il ragioniere più imbranato del Paese fu protagonista, nella pellicola, di un simpatico siparietto legato ad una fantomatica partita di qualificazione alla Coppa del Mondo, raccontata dalla meravigliosa voce di Nando Martellini.

Indimenticabile la scena in cui Fantozzi si apprestava a godersi il match, con un programma formidabile composto da: “Calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle – per la quale andava pazzo – familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero!”

Altrettanto iconica fu la scena del “Scusi, chi ha fatto palo?”, dove Paolo Villaggio tirò un pugno alla finestra di un’abitazione per capire chi avesse colpito il legno durante la gara. Purtroppo per lui, la risposta dell’inquilino non fu ortodossa, un bel pugno di denti e “colpito da McKinley!”.

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