giovedì, 18 Aprile 2024

Montegiordano, si rinnova il culto del patrono: da oggi esposta la reliquia di Sant’Antonio di Padova

Montegiordano, paese dell'Alto Jonio calabrese, ha ospitato per tre giorni le reliquie di Sant'Antonio di Padova, suo Santo Patrono. Una reliquia è stata donata alla parrocchia, dedicata al Santo padovano, a imperitura memoria.

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Una reliquia “ex massa corporis” di Sant’Antonio di Padova è stata consegnata a imperitura memoria alla parrocchia di Montegiordano, in provincia di Cosenza, intitolata al Santo Patrono. Grazie alla concessione del vicario provinciale dei conventuali, la reliquia, che sarà esposta a partire dal 31 maggio in occasione dell’inizio della recita della Tredicina di Sant’Antonio, resterà per sempre accessibile alla venerazione dei fedeli che giungeranno nel paese dell’Alto Jonio cosentino. La consegna è avvenuta durante la giornata conclusiva della Peregrinatio Antoniana delle reliquie giunte da Padova, accompagnate dai frati francescani conventuali, padre Giovanni Milani e padre Daniel Fecheta, che per tre giorni, dal 13 al 15 maggio, sono stati ospitati dalla comunità montegiordanese.

Gioia, felicità, commozione, spiritualità, fede, questi i sentimenti diffusi tra la comunità nell’accogliere le reliquie del suo Patrono. Non si conosce l’origine esatta del culto del Santo taumaturgo; si narra che il popolo montegiordanese abbia rivolto intense e fervide preghiere al Santo e voti per sfuggire a un grande incendio durante una delle tante sanguinarie incursioni turco-saracene e che, dopo l’intervento prodigioso, intensificò la devozione tanto da scegliere Sant’Antonio come suo Patrono.

Ad accogliere le reliquie all’ingresso del paese sono stati i tanti fedeli, guidati dal parroco don Nicola Mobilio, il sindaco Rocco Introcaso, insieme alle autorità civili e militari. Gesto simbolico di benvenuto è stato quello reso dalla più anziana del paese, zia Angelina di 101 anni, che a nome di tutta la comunità ha offerto al Santo un giglio bianco. La banda musicale di Montegiordano e i bambini dell’oratorio “Noi arcobaleno di Dio” con i loro palloncini hanno poi accompagnato le due reliquie verso la chiesa madre, dove è stata celebrata la Santa Messa. Il busto del Santo che custodisce la “massa corporis” e un frammento della costola fluttuante del Santo, sono state estratte dalla tomba di Sant’Antonio nella ricognizione del 1981, dopo l’autorizzazione del papa Giovanni Paolo II.

Tanti sono stati i momenti di preghiera, catechesi e di aggregazione durante la tre giorni della Peregrinatio Antoniana; i padri francescani, nella loro missione popolare di evangelizzazione, hanno fatto visita agli ammalati e incontrato i bambini con le loro famiglie e i giovani. Momento significativo e commovente quello vissuto durante la Santa Messa domenicale, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Francesco Savino, vescovo della Diocesi di Cassano Allo Jonio, nel corso della quale è avvenuta la consegna della reliquia a imperitura memoria; padre Giovanni ha consegnato la reliquia al Vescovo che a sua volta l’ha depositato nelle mani del parroco don Nicola e ha invitato la comunità a “seguire gli esempi di Sant’Antonio sulla strada della santità”.

“I Santi non sono persone straordinarie, ma persone ordinarie che vivono in mondo straordinario la bellezza del Vangelo, e siamo sicuri che la permanenza di una reliquia di Sant’Antonio nella parrocchia a Lui dedicata – don Nicola Mobilio nel ringraziare i frati per la loro presenza e la loro testimonianza d’amore -, sarà l’occasione, per tutta la comunità, per incrementare l’amore e la devozione nei confronto del nostro Patrono”.

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