giovedì, 25 Aprile 2024

Pedofilia, primo report della Cei sugli abusi dei preti in Italia. Zuppi: “La Chiesa è dalla parte delle vittime”

La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di stilare il "primo report nazionale sulle attività di prevenzione e formazione e sui casi di abuso segnalati o denunciati alla rete dei Servizi diocesani e interdiocesani negli ultimi due anni". I monitoraggi avranno cadenza annuale.

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La Chiesa italiana sceglie di sfondare il muro del silenzio sui presunti casi di pedofilia perpetrati dai preti nel periodo 2020-2021, fino a questo momento custoditi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Parte così l’iniziativa della Conferenza Episcopale Italiana che ha deciso di stilare il “primo report nazionale sulle attività di prevenzione e formazione e sui casi di abuso segnalati o denunciati alla rete dei Servizi diocesani e interdiocesani negli ultimi due anni”. Tutti i dati inerenti a episodi di abuso segnalati o denunciati alla rete dei Servizi diocesani e interdiocesani verranno raccolti e valutati da un Centro accademico di ricerca.

“I report avranno poi cadenza annuale e costituiranno uno strumento prezioso per migliorare, in termini di qualità ed efficacia, l’azione formativa dei Servizi e quella di accoglienza e ascolto dei Centri. Daranno poi un segnale di trasparenza, dal momento che saranno resi pubblici”, hanno sottolineato i Vescovi a conclusione dell’Assemblea generale. Questi ultimi ci hanno tenuto a specificare che «le Chiese che sono in Italia hanno accolto così l’invito rivolto da Papa Francesco alla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, che ha chiesto “un rapporto sulle iniziative della Chiesa per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili”.

Il pensiero è sempre per le vittime, il loro dolore è la prima preoccupazione. Lo dobbiamo, la Chiesa è dalla parte delle vittime”, ha dichiarato il cardinale Matteo Zuppi, neopresidente della Cei, durante la conferenza stampa che si è tenuta al termine dell’assemblea. Zuppi ha colto l’occasione per annunciare un report della Chiesa italiana sui casi e sulle attività di prevenzione per il prossimo 18 novembre.

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