martedì, 19 Marzo 2024

Omofobia, primo sportello e centro antiviolenza: a Milano per la comunità Lgbtqi+ nasce Iris

A Milano nasce Iris, il primo centro e sportello antiviolenza per la comunità Lgbtqi+, voluto dalla Fondazione Somaschi e dalla Fondazione Lila Milano, con il sostegno dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Lo sportello fornirà all'intera comunità un'équipe in grado di garantire percorsi personalizzati e rifugio nei casi d'emergenza.

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La violenza non ha sesso, genere e colore. Non ci sono vittime di discriminazione di serie A e serie B. Per questo a Milano nasce finalmente Iris, il primo centro e sportello antiviolenza per la comunità Lgbtqi+, voluto dalla Fondazione Somaschi e dalla Fondazione Lila Milano, con il sostegno dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar). “Violenza e discriminazione sono fenomeni trasversali, che possono verificarsi nell’ambito di qualsiasi relazione intima o contesto di vita (lavorativo, scolastico, sociale) coinvolgendo anche persone appartenenti a generi e orientamenti sessuali diversi. Far emergere soprusi in questi casi, però, è ancora più difficile: spesso il senso di solitudine e di vergogna è molto forte e le persone coinvolte non sanno a chi rivolgersi per chiedere aiuto”, hanno sottolineato i responsabili dell’iniziativa.

“Di per sé non occorrerebbe uno spazio differente rispetto agli altri centri antiviolenza, ma alcuni episodi che ci hanno confidato persone omosessuali e transgender a cui è stata negata la possibilità di un colloquio ci hanno spinto a intraprendere questa strada”, ha aggiunto Chiara Sainaghi, responsabile dei centri antiviolenza della Fondazione Somaschi.

Iris sarà uno spazio in cui ci si potrà sentire al sicuro. Le due fondazioni promotrici metteranno a completa disposizione tutte le competenze sviluppate con cura negli anni. Fondazione Somaschi fa parte della Rete Antiviolenza del Comune di Milano e ha una rete di ben 12 presidi di ascolto e aiuto delle vittime di maltrattamento domestico in città e nella provincia. Lo sportello fornirà all’intera comunità un’équipe multidisciplinare in grado di garantire percorsi personalizzati che andranno dall’assistenza psicologica alla consulenza legale, dall’accompagnamento sanitario all’orientamento lavorativo e abitativo. Nei casi più difficili e d’emergenza provvederà nel cercare per chi ha bisogno di aiuto un rifugio in una casa d’accoglienza.

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