venerdì, 29 Marzo 2024

Badante morì di Covid, la famiglia chiede più di 1milione di euro all’anziano che “lo contagiò”

Secondo quanto lamentato dagli eredi del defunto, il contagio era avvenuto sul luogo di lavoro e il Covid era stato la causa esclusiva, o prevalente, del decesso del badante.

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I familiari di un badante di origine romena morto l’anno scorso a 68 anni di Covid, hanno chiesto in totale un milione e duecentomila euro circa di danni, patrimoniali e non, all’anziano suo datore di lavoro, un 83enne della provincia di Ravenna, considerandolo responsabile di averlo contagiato. La singolare causa, che parte oggi, 26 maggio, davanti al giudice del Lavoro Dario Bernardi del Tribunale di Ravenna, vede tra i soggetti citati oltre all’anziano anche l’assicurazione di questi e l’Inail.

Secondo quanto lamentato dagli eredi del defunto, il contagio era avvenuto sul luogo di lavoro e il Covid era stato la causa esclusiva, o prevalente, del decesso del badante, il quale era stato assunto nel gennaio 2021 come lavoratore domestico part time (25 ore). Dal 23 al 28 agosto il badante era andato in ferie per contrarre il virus poco dopo il suo rientro alla casa dell’anziano. Quest’ultimo aveva contratto il virus con tampone del primo settembre ma si era salvato perché vaccinato. Il tampone che attestava la positività del badante risale al 3 settembre: ciò dimostrerebbe la consequenzialità del contagio.

La difesa del datore di lavoro afferma, al contrario, che sia impossibile accertare il nesso causale tra l’infezione del badante e l’ambiente di lavoro e soprattutto, sottolinea che il collaboratore domestico non era vaccinato. Quando i figli dell’anziano gli chiedevano spiegazione, lui avrebbe riferito che si sentiva forte e in buona salute e che il Covid non gli faceva paura. Inoltre l’uomo, sempre secondo la difesa, dopo il contagio si sarebbe inizialmente curato con metodi alternativi e cioè assumendo prima erbe e infusi e poi antipiretici. Ma, dato che la febbre persisteva, alla fine era stato visitato dai medici dell’Usca e subito dopo portato in pronto soccorso.

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