Dopo mesi turbolenti per la guerra tra Ucraina e Russia, con relativo effetto domino in ogni ambito, oggi è finalmente arrivata l’ufficialità. Il GP di Sochi, come previsto non si disputerà, ma non ci sarà nessun tracciato a sostituirlo.
La scelta non è stata provocata da una carenza di candidature, bensì dal fattore economico correlato ad un problema logistico. Seppur si fosse corso, con le alternative riposte a Jerez o Portimao, le entrate sarebbero andate a discapito della Formula One Group.
È stato questo a far pendere l’ago della bilancia per Stefano Domenicali, presidente F1 Group, e i dieci team in lizza per il Mondiale. Non si tratterà quindi della stagione più corposa a livello di gare, ma siamo sicuri che ciò non ridurrà lo spettacolo della nuova era dell’ibrido.