venerdì, 29 Marzo 2024

Corea del Nord, 390mila positivi a Covid-19 in 24 ore: 8 morti

La Corea del Nord si è svegliata con 390mila casi di Covid e 8 decessi. Kim Jong Un ha criticato i funzionari per i ritardi nelle consegne di medicinali e ha ordinato ai suoi militari di essere coinvolti in un'epidemia in crescita.

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Mentre in Italia e, in generale, in tutta Europa si va verso l’allentamento delle restrizioni, in Corea del Nord il Covid-19 è arrivato da pochi giorni e ha iniziato a causare problemi. Oggi, 16 maggio, nella porzione settentrionale della penisola coreana, si sono registrati 8 nuovi decessi e altre 392.920 persone sono risultate positive al coronavirus nelle ultime 24 ore. Domenica 15 maggio, durante una riunione del Politburo del partito di governo, Kim ha criticato i funzionari del governo e della sanità per quella che ha dipinto come una risposta pasticciata alla pandemia, dicendo che le forniture di medicinali statali non vengono fornite alle farmacie in tempo a causa del loro “atteggiamento di lavoro irresponsabile” e della mancanza di organizzazione, ha riferito l’agenzia di stampa centrale coreana ufficiale del Nord.

La situazione

Il quartier generale anti-virus di emergenza della Corea del Nord ha fatto sapere che più di 1,2 milioni di persone si sono ammalate a causa di una rapida diffusione del virus dalla fine di aprile e circa 564.860 sono attualmente in quarantena. Gli 8nuovi decessi segnalati nell’ultimo giorno ore ha portato il bilancio delle vittime a 50. I media statali, però, non hanno specificato quanti dei casi di febbre e decessi sono stati confermati come casi di coronavirus. Gli esperti dicono che la Corea del Nord molto probabilmente non ha a disposizione forniture e attrezzature per confermare le infezioni da coronavirus in gran numero.

Uno scarso sistema sanitario

L’incapacità di fermare quest’ondata di virus potrebbe avere conseguenze disastrose per Pyongyang, considerando il suo scarso sistema sanitario. Si ritiene che la sua popolazione di 26 milioni di persone sia per lo più non vaccinata dopo che il governo ha evitato milioni di dosi offerte dal programma di distribuzione Covax sostenuto dalle Nazioni Unite. Una scelta molto probabilmente dovuta alle preoccupazioni relative ai requisiti di monitoraggio internazionale. La Corea del Nord ha pubblicamente riconosciuto la sua prima epidemia di Covid-19 solo giovedì scorso, quando ha annunciato che un numero imprecisato di persone a Pyongyang è risultato positivo alla variante omicron.

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