sabato, 20 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Kiev: “Bimbo violentato davanti alla mamma”. Zelensky: “Non cederemo mai la Crimea”

Secondo l'Unicef nell'ultimo mese sono stati uccisi 100 bimbi ucraini. Mosca non ha preso bene la richiesta di adesione della Finlandia alla Nato, minaccia rappresaglie nucleari nei confronti dell'alleanza. Zelensky stasera a Porta a Porta: "Pronto a parlare con Putin, i nemici devono però uscire dal nostro territorio. Crimea non farà mai parte della Russia".

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Piovono bombe a grappolo e al fosforo nell’oblast di Dnipropetrovsk, mentre nell’acciaieria Azovstal di Mariupol si tenta ancora di instaurare una trattativa per permettere l’evacuazione di circa 500 persone, tra cui operatori sanitari e feriti. Lo ha riferito su Telegram il coordinatore delle azioni sui corridoi umanitari dell’Ufficio del Presidente ucraino, Tatiana Lomakina. Pochi giorni fa il battaglione di Azov ha diffuso sui propri social alcune foto dei loro soldati asserragliati nell’impianto, rimasti mutilati durante gli scontri con l’invasore russo, oggi Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev, ha ricordato come ci siano migliaia di ucraini privati delle cure mediche, molti dei quali bisognosi di protesi. “Ci sono migliaia di persone che devono essere sottoposte a lunghe cure di riabilitazione. E adesso in Ucraina non c’è la possibilità di aiutare tutti. Perciò, se ci sarà qualche programma per fare le protesi per i bambini feriti durante la guerra, fatecelo sapere. Perché così ci farete felici per aver salvato questi poveri innocenti”, ha detto Schvchuck, intervenuto virtualmente durante il Convegno nazionale Pastorale della salute a Cagliari.

Nuove testimonianze degli orrori commessi dai russi ci giungono da Emine Dzhaparova, viceministro degli Affari Esteri ucraino, che ha mostrato le foto di un ragazzo di 11 anni che è stato violentato dalle forze nemiche dinanzi agli occhi della madre. La rappresentante politica ha spiegato quanto il ragazzo sia ancora troppo traumatizzato per parlarne. Intanto nella giornata odierna il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite metterà ai voti la proposta di far partire una nuova indagine sui presunti crimini di guerra perpetrati da Mosca. L’Unicef ha diffuso un ultimo atroce bilancio, nell’ultimo mese quasi 100 bimbi ucraini sono stati uccisi. Lo ha detto il vice direttore esecutivo di Unicef, Omar Abdi, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, aggiungendo che “almeno 15 delle 89 scuole sostenute dall’Unicef nell’est del Paese sono state danneggiate o distrutte dall’inizio della guerra, centinaia quelle colpite da artiglieria pesante”.

Zelensky: “Pronto a parlare con Putin, ma i russi escano dall’Ucraina. Non cederemo mai la Crimea”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a parlare e stavolta lo ha fatto ai microfoni di Porta a Porta, in un’intervista che verrà trasmessa stasera su Raiuno. “Sono pronto a parlare con Putin, ma non devono esserci ultimatum. I russi devono però uscire dal nostro territorio, noi non siamo sul suolo russo: è il primo passo per parlare. I russi se ne devono andare e devono rispondere di quello che hanno fatto. Non possiamo accettare compromessi per la nostra indipendenza. Putin? Non credo che riuscirà a salvare la faccia“, solo alcune delle forti dichiarazioni pronunciate dal leader ucraino. Quest’ultimo ha poi spiegato come stiano cercando di fare il possibile “per salvare gli uomini del battaglione Azov“, ribadendo che non hanno alcuna intenzione di fermarsi: “Lottiamo per ogni persona e per ogni civile”. Zelensky ha spiegato che “i civili sono stati portati via dall’acciaieria, ora la questione sono i soldati” e bisognerà capire se gli invasori sono pronti a scambiarli. Di seguito riportiamo alcuni passaggi fondamentali dell’intervista.

“Ho parlato col presidente della Finlandia che chiamerà Putin, sono grato all’Onu e alla Croce Rossa che hanno scortato i civili e sono pronti ad aiutare. La Crimea non farà mai parte delle Federazione russa, non ho mai detto di volerne riconoscere l’indipendenza. L’Ucraina vuole la pace, cose normalissime come il rispetto della sovranità, dell’integrità territoriale, delle tradizioni del popolo, della lingua. Possono essere cose banali ma sono tutte cose violate dalla Russia e che devono essere ripristinate. Dobbiamo liberare i villaggi e le case, bisogna restituire quello che è stato saccheggiato. Ha ragione Draghi, non abbiamo alcun diritto di perdere la guerra dopo le decine di migliaia di morti che abbiamo avuto”.

Russia: “Se Finlandia entra nella Nato ci saranno rappresaglie nucleari”

La Finlandia ha ufficialmente annunciato di voler entrare nella Nato, azione cruciale che potrebbe provocare una rappresaglia tecnico-militare russa nei confronti dell’alleanza atlantica. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha ricordato che le armi nucleari sarebbero state utilizzate esclusivamente in un conflitto tra Federazione russa e Nato, ma il desiderio del governo finlandese sembra abbia tutto il potenziale per poter accenderne la miccia. Mosca ha già detto che da domani potrebbe interrompere le sue forniture di gas al Paese; la notizia è stata diffusa dal quotidiano finlandese Iltalehti, citando fonti per ora coperte da anonimato. Intanto a Helsinki pare non siano tutti così favorevoli all’entrata nella Nato e proprio per questo è previsto per domenica pomeriggio nel centro della Capitale finlandese una manifestazione di protesta contro l’adesione all’alleanza militare; la notizia è stata diffusa sempre dal quotidiano Iltalehti. Pare che gli organizzatori della manifestazione ritengano che l’aggressione russa all’Ucraina non sia una ragione sufficiente per avanzare tali richieste, spiegando ci sia invece la necessità di insistere su soluzioni pacifiche.

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