giovedì, 25 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, dagli Usa provvedimenti contro Russia e sostegno a Kiev. Dalla Serbia nessuna sanzione

La Camera USA ha votato un nuovo significativo pacchetto di sostegno all'Ucraina per circa 40 miliardi di dollari. Una seconda votazione si terrà presto al Senato. La decisione avrà effetto non appena sarà firmata dal presidente americano Biden. La Serbia ha condannato l'invasione dell'Ucraina, ma si è rifiutata di aderire alle sanzioni occidentali contro la Russia.

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“Sono grato al popolo americano, all’amministrazione, e a tutti i nostri amici del Congresso per il sostegno che ci state offrendo”. Ad affermarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su Telegram. La Camera USA ha infatti votato per un nuovo e significativo pacchetto di sostegno all’Ucraina. Si tratta di una cifra di circa 40 miliardi di dollari. Una seconda votazione si terrà presto al Senato. La decisione avrà effetto non appena sarà firmata dal presidente americano Joe Biden.

La Camera USA approva quattro provvedimenti contro Mosca e Minsk

La Camera degli Stati Uniti, inoltre, ha approvato quattro provvedimenti contro la Russia e la Bielorussia, nonostante l’opposizione di alcuni repubblicani. La prima misura consiste nell’esclusione dei funzionari russi in occasione dei prossimi incontri del G20, del Comitato di Basilea e del Financial Stability Board. La seconda chiede la sospensione dei pagamenti multilaterali dovuti da Kiev. La terza chiarisce che le controllate estere di istituzioni americane devono rispettare le sanzioni imposte da Biden a Mosca e a Minsk. Il quarto ed ultimo provvedimento vieta al Tesoro americano di prendere parte a transazioni che riguardino lo scambio dei diritti speciali di prelievo controllati da Russia o Bielorussia.

Dalla Serbia nessuna sanzione a Russia e Bielorussia

Dall’Unione Europea, intanto, continuano le pressioni sulla Serbia affinché si allinei alla politica comune nei confronti di Mosca. Da parte sua, il presidente serbo, Aleksandar Vucic, ha ammesso che la situazione del suo Paese, impegnato nel negoziato di adesione alla UE, è sempre più complessa, ma che intende continuare a battersi per la difesa degli interessi nazionali. La Serbia ha condannato l’invasione dell’Ucraina, ma si è rifiutata di aderire alle sanzioni occidentali contro la Russia, per due ragioni fondamentali: in primo luogo, per via delle forniture energetiche a prezzi favorevoli. Poi, per l’appoggio russo sulla questione del Kosovo.

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