Mentre proseguono i combattimenti e gli attacchi da parte dell’esercito russo in alcune zone dell’Ucraina, come l‘Isola dei Serpenti, il governo della regione di Kherson esterna l’intenzione di chiedere a Vladimir Putin l’annessione alla Federazione russa, come riferito dal vice capo dell’amministrazione, Kirill Stremousov. Tuttavia, il consigliere del presidente ucraino Podolyak non è dello stesso avviso, infatti afferma che le autorità di Kherson, sotto il controllo dei russi, “possono anche chiedere che la città sia annessa a Marte o Giove, ma l’esercito ucraino la libererà, a dispetto di qualsiasi cosa dicano”.
Zelensky interviene all’università francese di SciencesPo
“Se l’Ucraina fosse stata nella Nato non ci sarebbe stata la guerra. Per la Russia la Nato era una delle ragioni per farci la guerra, ma potremmo trovarne altre decine. La verità è che Mosca non ci considera come popolo, come nazione, vuole solo mantenere il controllo al 100% sul nostro paese. Non ci vede come uno Stato indipendente e ci teme perché questa nostra indipendenza potrebbe essere un esempio per altri”. È con queste parole che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, recrimina la guerra che sta devastando il suo territorio in collegamento video con l’università francese di SciencesPo, sottolineando che far parte della Nato avrebbe probabilmente evitato questa tragica situazione. “I soldati russi commettono crimini atroci, torturano e stuprano, anche i bimbi, è successo. Con ogni nuova atrocità, con ogni nuova Bucha, con ogni nuova Mariupol, sparisce il desiderio di negoziare con la Russia, così come la possibilità di risolvere questo problema in modo diplomatico. Siamo pronti a condurre questi negoziati, questi colloqui, purché non sia troppo tardi. La Russia ci ha tolto il nostro territorio, ci ha tolto il nostro diritto di vivere e per ora non intende restituircelo. Per questo lottiamo”. Poi, il presidente ucraino ha aggiunto su Telegram: “Abbiamo già raggiunto un risultato storico, perché è chiaro a tutto il mondo libero che l’Ucraina è la parte del bene in questa guerra. E la Russia perderà, perché il male perde sempre”.
L’appoggio di Johnson a Svezia e Finlandia
Il primo ministro inglese, Boris Johnson, si è recato oggi in Svezia per firmare una dichiarazione di solidarietà politica, poi si recherà in Finlandia con lo stesso scopo. Londra si dice pronta a sostenere queste due nazioni in caso di attacco da parte della Russia, intervenendo nella discussione sulla possibilità della loro adesione alla Nato. Tuttavia, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commentato queste visite del premier inglese, affermando che la Russia segue da vicino tutti gli sviluppi che possano incidere sulla confederazione della Nato ai suoi confini.