giovedì, 25 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, intelligence di Kiev: effettuati 9 scambi 324 prigionieri restituiti. Putin si scusa con Naftali: “Olocausto è memoria storica”

La Casa Bianca replica alle accuse del NYT: "Articolo irresponsabile". E la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sulle sanzioni europee, tra cui la proposta dell'embargo sul petrolio russo, che "stanno severamente impoverendo l'economia russa e distruggendo il bottino di guerra di Putin. Ha iniziato questa guerra e deve pagare per questo".

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Sul suolo ucraino la battaglia si fa sempre più cruenta, fino a coinvolgere territori a confine con il Paese. Vicino al checkpoint di Kuchurgan c’è stata una sparatoria; la notizia è stata data dalla televisione Tsv della regione moldava della Transnistria. Il Guardian ha precisato che si tratterebbe di un episodio per ora non verificato, in quanto riportato solo dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Una fonte delle forze dell’ordine della Transnistria ha affermato che si sono verificate sparatorie indiscriminate sul territorio dell’Ucraina vicino al villaggio di Pavlovka. Si trova vicino al villaggio di Kuchurgan, nell’area di un ponte ferroviario fatto saltare in aria il 4 marzo”, ha riferito l’emittente moldava Tsv. Intanto prosegue l’assalto dei russi all’acciaieria Azovstal, così come in parallelo la controffensiva ucraina a Kherson e Izyum. Tuttavia la resistenza di Kiev ha sottolineato che oggi non sono ancora in grado di contrattaccare sul serio le forze armate di Mosca. “Le prime armi che possono fermare il nemico arriveranno in gran numero alla fine di maggio o a inizio giugno“, ha chiosato Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Bbc.

Intelligence di Kiev: 9 scambi con 324 prigionieri rilasciati

Dall’inizio dell’invasione russa, sono stati effettuati 9 scambi e 324 dei nostri prigionieri sono stati restituiti all’Ucraina“. Ne ha dato notizia su Telegram il Servizio di sicurezza di Kiev. “Tutto ciò rientra nel quadro della cooperazione e del lavoro sistematico e scrupoloso del centro congiunto per la ricerca e il rilascio dei prigionieri, che opera sotto il patrocinio del comandante in capo supremo delle forze armate ucraine, il presidente Volodymyr Zelensky”, si legge nel comunicato.

Telefonata tra Putin e Naftali

La Russia è pronta a garantire un’uscita sicura dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, ma i militari nello stabilimento devono arrendersi“, così il presidente Vladimir Putin nel corso di un colloquio telefonico con il premier Naftali Bennett, citato dalla Tass. Durante la chiamata il capo del Cremlino ha discusso con il leader israeliano della “memoria storica” e dell’Olocausto, dopo la valanga di polemiche giunta a seguito delle dichiarazioni del ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov sulle presunte origini ebraiche di Adolf Hitler. Pare che durante la chiacchierata il leader di Mosca abbia sottolineato come sia importante per entrambi i Paesi la commemorazione delle vittime della Seconda guerra mondiale, comprese quelle della Shoah.

Casa Bianca contro il NYT: “Intelligence aiuta Kiev a difendersi, nessun intento di uccidere generali russi”

“Gli Stati Uniti forniscono intelligence sul campo per aiutare gli ucraini a difendere il loro Paese, non forniamo intelligence con l’intento di uccide generali russi. Articolo irresponsabile quello pubblicato dal New York Times”. Dichiarazioni al vetriolo quelle pronunciate da Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, contro il celebre giornale. L’articolo imputato parlava di circa una decina di generali russi uccisi dagli ucraini mediante le informazioni fornite dall’intelligence americana.

von der Leyen: “Putin ha iniziato guerra e pagherà per questo”

Le sanzioni europee, tra cui la proposta dell’embargo sul petrolio russo, “stanno severamente impoverendo l’economia russa e distruggendo il bottino di guerra di Putin. Ha iniziato questa guerra e deve pagare per questo“. Così si è espressa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, durante la conferenza dei donatori per l’Ucraina di Varsavia. “Sostenere il coraggioso popolo ucraino, gli ucraini che stanno combattendo l’aggressore e per la loro libertà. E noi siamo con loro. Siamo nella decima settimana della brutale invasione russa, dieci settimane durante le quali i soldati di Putin hanno commesso le atrocità che il mondo non può dimenticare e non dimenticherà”, ha concluso la von der Leyen.

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