Mentre Erdogan tenta di riportare il conflitto anche sul piano della mediazione, Biden annuncia “al più presto” una visita in Ucraina. Intanto, il Paese continua ad essere teatro di guerra e assiste inerme alla morte di uomini e donne ogni giorno.
Kiev, 8 civili uccisi a Kharkiv e Donetsk
Ieri, 1 maggio, si sono registrati bombardamenti sia nella regione di Kharkiv che in quella di Donetsk. Otto i civili rimasti senza vita, secondo quanto riferito dai due governatori regionali. Quattro vittime si contano nella sola città di Lyman, nella provincia di Donetsk, vicino alla linea del fronte. I bombardamenti a Kharkiv hanno danneggiato 36 impianti di riscaldamento, alcuni dei quali dovranno essere ricostruiti, ha detto il servizio stampa della regione. “Quest’anno, i preparativi per la nuova stagione di riscaldamento saranno su larga scala poiché, a causa di danni significativi, un certo numero dovrà essere ricostruito di nuovo“, si legge nella dichiarazione.
Luhansk, tre morti e tre feriti
I bombardamenti delle truppe russe continuano ad interessare la regione sud-orientale di Luhansk. Serhiy Haidai, governatore della regione, ha comunicato su telegram che gli attacchi hanno ucciso tre civili, ferendone altri tre. Le morti sono avvenute nelle città di Lysychansk, Popasna e Zolote. Il governatore ha anche comunicato che la parte della regione controllata dall’Ucraina ha subito 18 bombardamenti nelle ultime 24 ore, che hanno “rovinato” 28 edifici.
Ripresi bombardamenti russi su Azovstal
I bombardamenti sull’acciaieria Azovstal a Mariupol, sono ripresi dopo un cessate il fuoco che ha consentito l’evacuazione di circa 100 persone. Ad annunciarlo, alla televisione ucraina, un soldato presente nella città assediata. “Gli occupanti hanno ricominciato a sparare su Azovstal non appena è stata completata l’evacuazione di alcuni ucraini“, ha sottolineato il comandante della 12esima brigata della Guardia nazionale, Denis Schlega. Ha poi aggiunto che stanno “usando tutti i tipi di armi“.
Russia, due esplosioni a Belgorod, nessun ferito
A Belgorod, città russa al confine con l’Ucraina, sono state avvertite due potenti esplosioni. “Non ci sono state vittime o danni“, ha detto sui social Vyacheslav Gladkov, governatore della regione. Ieri, un incendio presso una struttura del ministero della difesa russo situata nella regione B, a circa 30 chilometri dal confine ucraino, ha lasciato un residente locale ferito e sette case danneggiate.