venerdì, 29 Marzo 2024

Reddito di cittadinanza, beccati 389 “furbetti”: truffa per 3 milioni di euro. Nei moduli anche la residenza sul cavalcavia

I Carabinieri, con l'aiuto dell'Inps, hanno individuato 389 furbetti del sussidio statale; tra loro anche 191 mafiosi e pregiudicati. La truffa ha procurato un danno di 3 milioni di euro.

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I Carabinieri di Catania hanno denunciato 389 persone con l’accusa di aver percepito il Reddito di cittadinanza senza, però, essere in possesso dei requisiti necessari, provocando un danno allo Stato pari a circa 3 milioni di euro. Tra gli indagati anche 191 con precedenti penali e alcuni per reati di mafia.

L’indagine

Dall’indagine, condotta dal mese di ottobre 2021 a marzo 2022, grazie anche alla collaborazione dell’Inps, sono emersi molteplici irregolarità, come dichiarazioni false e omissive, con la piena consapevolezza di voler ingannare lo Stato. Nella maggioranza dei casi, il richiedente dichiarava falsamente di essere l’unico componente del nucleo familiare, per poter così beneficiare del sussidio economico, nonostante la convivenza con un familiare lavoratore, o per consentire ad altri componenti della stessa famiglia di poter avanzare autonoma richiesta all’Inps e quindi di usufruire del medesimo contributo.

Tra i 389 denunciati sono stati identificati anche persone che avevano indicato residenze fittizie o indirizzi che corrispondevano a esercizi commerciali, cavalcavia, aree di campagna; tra questi numerosi cittadini stranieri che avevano indicato un’abitazione senza mai averla utilizzata. Per i furbetti è stata disposta l’immediata revoca del sussidio con efficacia retroattiva, e l’avvio delle procedure per la restituzione delle somme percepite illecitamente.

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