Se da un lato ci si avvicina a un lento ma graduale allentamento delle misure di contenimento da Covid-19, dall’altro, è pur vero, che non dovremmo abbassare completamente la guardia. Questa settimana, l’Rt resta sostanzialmente stabile a 0,93 (al di sotto della soglia epidemica). Sale, tuttavia, l’incidenza dei casi Covid registrata nel nostro Paese: dai 675mila ogni 100mila abitanti del 21 aprile ai 699mila ogni 100mila abitanti oggi. Lieve calo nell’occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche. Almeno 3 le Regioni considerate a rischio alto e 11 quelle a rischio moderato; anche i casi rilevati mediante tracciamento o comparsa di sintomi si confermano stabili. È quanto si legge nel report settimanale dell’ISS (Istituto Superiore Sanità).
Terapie intensive e Regioni a rischio alto
Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,8% contro il 4,2% della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale subisce un lieve calo e si assesta al 15,6% contro il 15,8% registrato nei giorni precedenti. Tuttavia, a causa di “molteplici allerte di resilienza” almeno 3 le Regioni a rischio alto. Tutte le altre, comprese province autonome, rientrano nella fascia a rischio basso. “Diciannove Regioni e province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza; quattro riportano molteplici allerte di resilienza“, si legge nel report.