venerdì, 19 Aprile 2024

Palermo, “compro oro” usati per riciclare: 17 indagati sequestrati beni per 15 milioni

Due imprese di compro oro sono stata sequestrate. Il fatturato delle cessioni di oro di illecita provenienza ammonterebbe, solo nell'ultimo anno, a oltre 15 milioni di euro. Le accuse per 17 persone sono di riciclaggio aggravato.

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Nella mattinata odierna il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Palermo sta eseguendo un sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di 17 soggetti ritenuti responsabili del reato di riciclaggio aggravato. Nel provvedimento rientrano 2 imprese compro oro, 10 rapporti finanziari, beni mobili iscritti in pubblici registri, denaro, immobili, beni mobili e aziende per un valore di oltre 15 milioni di euro.

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotte in prosecuzione della recente inchiesta sulle infiltrazioni di cosa nostra nel settore del commercio di metalli preziosi, hanno portato alla scoperta di un meccanismo di riciclaggio utilizzato per ridurre la possibilità di ricondurre gli illeciti commessi a coloro che ne sarebbero gli effettivi responsabili. Al fine di non far comparire la società al centro dell’inchiesta, il sistema avrebbe fatto ricorso a due nuove imprese di compro oro.

Durante le indagini è emerso anche il coinvolgimento di 11 persone che avrebbero svolto l’attività di prelevatori; nello specifico i soggetti indagati si sarebbero messi a disposizione del titolare di una delle imprese, aprendo rapporti di conto utilizzati per ricevere il denaro proveniente da operazioni illecite di cessione oro. I flussi finanziari sarebbero stati ripartiti in molteplici direzioni, anche attraverso trasferimenti interconnessi tra le 11 persone, che poi si recavano presso gli uffici/sportelli postali per effettuare il prelievo dei contanti da far pervenire ai titolari della società inquisita. Nel corso dell’ultimo anno il fatturato delle cessioni di oro di illecita provenienza ammonterebbe a oltre 15 milioni di euro.

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