giovedì, 18 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Gazprom blocca forniture a Polonia e Bulgaria. Mosca: “Distrutte armi fornite da Usa e Ue”

Con una nota ufficiale il colosso russo Gazprom ha reso noto di aver interrotto le forniture di gas verso la Polonia e la Bulgaria. Il Canada, nel frattempo, ha stipulato un contratto che prevede l'acquisto di otto mezzi militari blindati da fornire all'Ucraina. Dagli States avvertono: "Mosca smorzi i toni del conflitto".

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“La guerra potrebbe durare fino all’inizio dell’anno prossimo”. Ad affermarlo è stato il consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, che ha aggiunto: “La fine dell’operazione in Donbass non corrisponderà al termine del conflitto. Le azioni tattiche proseguiranno. Siamo di fronte a quella che potrebbe diventare una storia estremamente lunga e complessa, che rischia di prolungarsi fino al prossimo anno. Dipende tutto da una serie di circostanze”.

Gazprom sospende le forniture di gas verso Polonia e Bulgaria.

Con una nota ufficiale, intanto, il colosso russo Gazprom ha reso noto di aver interrotto le forniture di gas verso la Polonia e la Bulgaria. “L’alimentazione di gas alla società bulgara Bulgaraz e a quella polacca Pgnig è stata completamente sospesa”, si legge. “E resterà tale fino al pagamento in rubli, secondo quanto stabilito dalla nuova procedura”. Le forniture, nel corso della mattinata, erano riprese dopo essere state brevemente interrotte. 

Mosca: “Distrutto hangar contenente armi Usa e UE”.

Il Canada, nel frattempo, ha stipulato un contratto che prevede l’acquisto di otto mezzi militari blindati da fornire all’Ucraina. “Li offriremo ai nostri alleati nel più breve tempo possibile”, sottolineano. Per la viceministra della Difesa ucraina, Anna Maylar, invece, le riserve di missili dell’esercito russo si sono dimezzate dall’inizio del conflitto. Sarebbero circa 1300 i razzi lanciati fino a questo momento. Mosca, in mattinata, ha annunciato di aver distrutto un hangar contenente armi americane ed europee dirette in Ucraina.

Johnson: “Putin può e deve fare marcia indietro”.

Dagli States avvertono: “Mosca smorzi i toni del conflitto”, esorta Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca. “Bisogna ridurre la retorica dello scontro nucleare tra Russia e Ucraina”, aggiunge. “Alcuni membri del nostro personale di sicurezza sono stati molto chiari su questo punto. Nessuno può permettersi di vincere una guerra nucleare”. Dalla Gran Bretagna, infine, il premier Boris Johnson si appella al leader del Cremlino Vladimir Putin. “Ha lo spazio politico per porre fine all’invasione. L’opinione pubblica russa è dalla sua parte, e la stampa di Mosca gli è piuttosto indifferente. Può e deve fare marcia indietro”.

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