Al 47esimo giorno dall’invasione in Ucraina, tornano i problemi nella zona di Chernobyl. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, sono arrivate informazioni su danni a carico dei laboratori di analisi del sito, che monitorano le radiazioni. Sembrerebbe che i locali siano stati distrutti e la strumentazione per l’analisi sia stata rubata, rotta o disattivata. L’Agenzia continua a non ricevere i dati dai sistemi di monitoraggio da Chernobyl, a differenza invece delle altre centrali nucleari ucraine.
Gli aiuti dalla Germania
“L’Ucraina ha bisogno di altro materiale militare, innanzitutto di armi pesanti. Non è tempo di pretesti, ma servono creatività e pragmatismo”. È così che il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha esordito a Lussemburgo. Il suo appello non è caduto nel vuoto, infatti l’azienda tedesca Rheinmetall si sta preparando per consegnare carri armati in Ucraina, tra cui 50 carri Leopard 1. Si ipotizza che questa operazione potrebbe prendere il via in un tempo tra le sei settimane e i tre mesi attraverso la filiale italiana dell’azienda. I Leopard hanno bisogno di essere sistemati e armati con le giuste munizioni. Si tratta di mezzi appartenuti ad altri eserciti e riconsegnati all’azienda dopo l’utilizzo. Ovviamente, per la spedizione, la Rheinmetall ha comunque bisogno dell’autorizzazione del governo tedesco.
Donetsk: “Liberato il porto di Mariupol”
“Il porto di Mariupol è stato liberato”. Sì, ma dagli ucraini, visto che a rilasciare questa dichiarazione è il capo della repubblica separatista filo-russa di Donetsk, secondo quanto riportato dalla Tass. Il leader delle forze del Donetsk, Denis Pushilin, ha anche proclamato: “Riguardo al porto di Mariupol, è ora sotto il nostro controllo”.
I russi e la corruzione minorile
Gli abomini di questa guerra non si stanno limitando ai continui bombardamenti, le innumerevoli morti di civili, la distruzione, gli attacchi mediatici, ma si stanno allargando alla corruzione di minori. Il servizio di sicurezza ucraino riferisce che “i russi tentano di corrompere con soldi i minorenni ucraini per avere in cambio informazioni sulla dislocazione delle forze militari. A Kharkiv gli occupanti hanno stabilito un contatto con un minore tramite un messaggio su Telegram. Anche nella regione di Lugansk, due soldati russi hanno offerto denaro a un ragazzo di 16 anni in cambio di informazioni sulla posizione e sulle rotte delle truppe ucraine. A causa dell’intervento delle forze di sicurezza, i ragazzi non hanno avuto il tempo di passare informazioni al nemico”.