venerdì, 19 Aprile 2024

Caro benzina, beccati dalla Finanza altri 16 impianti con prezzi “truccati”: multe per oltre 15mila euro

Prezzi alla pompa diversi da quelli esposti sui cartelli, dai controlli spuntano altri gestori "furbetti". Intercettato anche un camionista alla guida di un’autocisterna, che a fronte della presenza di circa 600 litri di carburante, non aveva l'idonea documentazione delle accise.

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La discesa di prezzi alla pompa grazie anche al taglio delle accise non ferma la caccia agli approfittatori del caro benzina, anzi. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha elevato multato i gestori di 5 distributori di carburante tra Lurate Caccivio, Fino Mornasco, Erba e Cantù, in provincia di Como, per irregolarità in materia di esposizione e pubblicazione dei prezzi. In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo di Como hanno intercettato manovre distorsive della concorrenza da parte dei cosiddetti “furbetti” del carburante, elevando sei sanzioni amministrative nei confronti di benzinai che avevano mostrato sui cartelli stradali prezzi ribassati, rivelatisi all’atto del rifornimento sulle colonnine erogatrici, completamente diversi e più alti, nonché, in un’occasione, la mancata esposizione in modo visibile dalla carreggiata stradale del prezzo praticato al consumo del prodotto petrolifero.

In particolare, la discordanza dei prezzi, riscontrata dai Finanzieri già in diverse occasioni, ha riguardato i carburanti pubblicizzati nella sezione “Servito”, eseguiti direttamente dall’operatore dell’impianto, dove è minore l’attenzione del consumatore alle cifre che appaiono sulla colonnina d’erogazione, generalmente poco visibili rispetto agli evidenti “totem” pubblicitari esposti sulle carreggiate stradali. Al termine delle operazioni, i gestori dei distributori sono stati segnalati alle Autorità amministrative competenti per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative che, in base al D.Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo), vanno da 516 euro a 3.098,74 euro.

Ulteriori 11 impianti irregolari sia in ordine alla corretta pubblicità dei prezzi e della loro esposizione al pubblico, sia all’avvenuta comunicazione periodica dei prezzi al Ministero dello Sviluppo Economico, sono stati individuati invece dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza, del Gruppo di Monza e della Compagnia di Seveso, che hanno disposto sanzioni per oltre 13mila euro. In questo caso, 4 gerenti di stazioni di servizio sono stati sanzionati in materia di “pubblicità ed esposizione prezzi”, per mancata conformità dei cartelloni alle prescrizioni del Codice della Strada, omessa indicazione del prezzo della modalità di erogazione del “servito” ovvero per mancata esposizione, in modo visibile dalla carreggiata stradale, dei prezzi praticati al consumo. Sette, invece, le violazioni constatate in capo a distributori stradali in materia di “comunicazioni obbligatorie al Mi.S.E.” per omessa comunicazione dei prezzi praticati per ogni tipo di carburante commercializzato (tutti risultati inadempimenti occasionali).

I finanzieri di Monza hanno infine intercettato un camionista alla guida di un’autocisterna per trasporto carburanti riconducibile ad un imprenditore brianzolo, riscontrando, a fronte della presenza di circa 600 litri di prodotto energetico trasportato, l’assenza di idonea documentazione giustificativa ai fini delle accise. A seguito degli approfondimenti, i militari hanno proceduto al sequestro del combustibile e dell’autocisterna, con deferimento del camionista e dell’imprenditore alla Procura della Repubblica di Monza per le rilevate irregolarità nella circolazione e sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, la cui colpevolezza sarà accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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