Civili morti per strada. Corpi inermi senza alcuna colpa. Ieri, 3 aprile, i social sono stati inondati da messaggi, pensieri e immagini che testimoniano quanto una guerra sia crudele, casomai ce ne fosse ancora bisogno. Un atto da condannare, l’ennesimo simbolo di uno scontro che non sembra volersi fermare. “Voglio che ogni madre di ogni soldato russo veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel“, commenta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dal 24 febbraio – giorno dell’invasione – al 2 aprile, l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha registrato 1.417 morti e 2.038 feriti. Tra i decessi si contano 293 uomini, 201 donne, 22 ragazze e 40 ragazzi, oltre a 59 bambini e 802 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. Il numero dei bambini feriti è, invece, 92.
Aggiornamenti dal fronte
Secondo la Bbc, nella notte sono state avvertite esplosioni nella città portuale di Odessa. Le autorità locali non hanno ancora confermato gli attacchi, ma il l Kyiv Independent ha riportato che alcune esplosioni si sono verificate anche a Kherson, capoluogo regionale nel zona meridionale dell’Ucraina. Secondo Dmytro Zhyvytsky, governatore della regione di Sumy, le forze russe hanno lasciato l’area. “L’esercito ucraino e i battaglioni di difesa li hanno respinti attraverso l’oblast di Chernihiv“, ha sottolineato Zhyvytsky. Nel frattempo, lo Stato Maggiore ucraino ha dichiarato che le forze di Kiev hanno sventato sette attacchi nel territorio di Donetsk e Lugansk nelle ultime 24 ore. Secondo l’esercito ucraino, la Russia starebbe mobilitando 60mila soldati. Kiev sostiene che Mosca abbia lanciato una “mobilitazione nascosta” per sopperire alle unità perse durante i combattimenti in Ucraina.
From 24 Feb—2 April, we recorded 3,455 civilian casualties in context of Russia’s armed attack against #Ukraine: 1,417 killed, incl 121 children; 2,038 injured, incl 171 children, mostly caused by shelling & airstrikes. Actual toll is much higher. Update https://t.co/hA17imOEQW pic.twitter.com/5F56ZGK9Jo
— UNHumanRightsUkraine (@UNHumanRightsUA) April 3, 2022
Tutti condannano i fatti di Bucha
Il Cremlino nega le accuse mosse per i crimini di guerra denunciati a Bucha. La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova ha affermato che quanto successo è una messa in scena da parte di Kiev per “interrompere i colloqui di pace e intensificare la violenza”. Già da ieri, la Germania ha chiesto all’Unione Europea di discutere lo stop delle forniture di gas dalla Russia. Dello stesso avviso è il nostro ministro degli esteri Luigi Di Maio. Mentre dalla Francia, il presidente Emmanuel Macron afferma che sono necessarie ulteriori sanzioni contro la Russia dopo la denuncia dell’Ucraina per i fatti di Bucha.