giovedì, 18 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Mariupol ancora sotto attacco: cessato il fuoco solo sui corridoi umanitari. Zelensky al Parlamento belga: “Peggio della battaglia di Ypres”

Mentre su Kiev e Mariupol continuano a piombare missili incendiari, Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente Zelensky, si è detto "un pochino ottimista" dopo i negoziati: "Sembra un dialogo tra due parti". Intanto Putin ha firmato un decreto sull'immediato reclutamento di nuove leve russe tra aprile e luglio e avverte l'Occidente: "Aprite conti in rubli in Russia per il gas".

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I missili incendiari russi continuano a schiantarsi sul suolo di Kiev e Mariupol. Quest’ultima è “ancora sotto attacco” e, secondo quanto riferito dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, “il cessate il fuoco” sulla città riguarderebbe solo “i corridoi umanitari nel segmento che va da Berdyansk a Zaporizhzhia“. “Non abbiamo un mediatore, non ci sono organi terzi che possono verificare l’eventuale violazione del cessate il fuoco”, ha aggiunto in videocollegamento con i media internazionali a Leopoli. Nonostante i bilanci di civili morti e feriti in questo atroce conflitto siano in sensibile ascesa, si levano le voci di diplomatici ucraini che commentano ancora i colloqui di negoziazione terminati a Istanbul due giorni fa.

Da Kiev “un po’ di ottimismo” sui negoziati, ma Putin assolda nuove truppe

C’è chi come Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai microfoni della Cnn si è detto “un pochino ottimista” dopo l’incontro tra la delegazione russa e ucraina, spiegando che adesso “sembra un dialogo” fra due parti. “Noi abbiamo una posizione molto di principio e siamo sempre stati aperti a qualsiasi compromesso che corrisponda alla nostra indipendenza, all’integrità territoriale e alla sovranità del nostro Paese. Vogliamo fermare questa guerra, vogliamo che le truppe russe si ritirino dal nostro territorio”, ha così concluso. Intanto il presidente Vladimir Putin è sicuramente meno ottimista e lo dimostra il fatto che ha firmato un decreto sull’immediato reclutamento di nuove leve russe in primavera. Queste ultime andranno a colmare le enormi perdite militari di Mosca sul campo ucraino. “Per effettuare dal 1 aprile al 15 luglio 2022, la coscrizione dei cittadini della Federazione Russa di età compresa tra 18 e 27 anni che non sono nella riserva e sono soggetti a coscrizione per il servizio militare, per un totale di 134.500 persone“, così recita il testo del documento, citato dall’agenzia russa Ria Novosti.

Documento coscrizione primaverile firmata da Putin – fonte Telegram

Zelensky al Parlamento belga: “Mariupol peggio della battaglia di Ypres”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a parlare all’Europa. Questo pomeriggio è intervenuto in video collegamento al Parlamento belga, accolto da una piena standing ovation. “Mariupol è ancora lì. Nessuno ha abbastanza determinazione per aiutarci a fermare la catastrofe. Chiedo a tutti gli europei che ascoltano: che cosa sperano questi difensori di Mariupol, i difensori di tutti i luoghi dove si combatte? Battaglie non meno terribili della battaglia di Ypres, forse anche peggiore a Mariupol“, queste le parole del leader, riportate da Le Soir. “La pace è più preziosa dei diamanti e delle navi russe nei vostri porti. Aiutateci. Fateci avere la possibilità di diventare membri dell’Unione Europea“, ha aggiunto. Ha poi colto l’occasione per ringraziare il Belgio per il sostegno che sta offrendo all’Ucraina: “Avete accettato più di 30mila ucraini sul vostro suolo, un Paese nel cuore dell’Europa, siate un esempio per gli altri, per aiutarci a respingere i russi”.

Putin: “Gli occidentali aprano conti in rubli in Russia per il gas”

Putin vuole la sovranità finanziaria della Russia e il primo passo per raggiungerla è nell’aver posto la condizione di pagamento del gas di Mosca in rubli. “I Paesi occidentali dovranno aprire un conto in rubli presso le banche russe per pagare il gas nella nostra moneta”, ha chiosato il leader del Cremlino, citato dall’agenzia di stampa Tass. “Gli europei pagheranno adesso il gas americano di più“, ha aggiunto, specificando che “gli Usa cercano di risolvere problemi a discapito di altri, dell’Europa e di scaricare i propri errori, traendo profitto dall’instabilità mondiale”. Putin sta mettendo alle strette i Paesi ostili e ha firmato un decreto che da domani li obbligherà al pagamento in rubli, pena la cessazione del contratto. Ma le potenze europee non ci stanno, e dopo la Lituania anche Francia e Germania si dicono pronte a bloccare l’importazione di greggio russo. Così tuona forte e chiara la risposta del cancelliere tedesco Scholz: “I pagamenti ai russi continueranno in euro e dollari“.

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