venerdì, 19 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca. Usa: “Accoglienza a 100mila profughi”. Russia: “Avanti come previsto”

Dall'inizio del conflitto l'Onu ha registrato la perdita di 1035 vite umane, a cui si sommano 1650 feriti. Un'altra pioggia di bombe si abbatte su Kharkiv, provocando la morte di 6 persone. Usa: "Pronti ad accogliere 100mila profughi ucraini. Forniremo un miliardo di dollari in aiuti umanitari".

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Mentre i leader mondiali si incontrano per mostrare solidarietà al presidente Zelensky, uniti nel grido di condanna dell’aggressione militare voluta da Putin, i bombardamenti continuano ad incendiare le città ucraine, lacerando i corpi dei civili. Dopo il rogo registrato vicino Chernobyl e la nave russa affondata e divorata dalle fiamme nel porto di Berdyansk, una pioggia di missili Hurricane, carica di frammenti, si è abbattuta su una stazione di aiuti umanitari a Kharkiv, provocando la morte di 6 persone. I media ucraini riferiscono che a oggi sarebbero stati deportati 6mila civili. Sono state colpite alcune abitazioni private situate nelle vicinanze. Secondo l’ultimo bilancio dell’Onu, si è ormai oltre i 1000 morti sul suolo ucraino. L’Ufficio dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani ha registrato la perdita di 1035 vite umane, a cui si sommano 1650 feriti. Il massimo funzionario delle Nazioni Unite ha precisato in una nota ufficiale che in realtà le stime sono “considerevolmente più elevate”, in quanto “molti rapporti sono ancora in attesa di conferma”.

Kiev, primo scambio di 10 prigionieri di guerra con Mosca

Il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto di restituire alla Russia 10 suoi soldati catturati dall’esercito ucraino, in cambio di 10 suoi militari. Questo è il primo scambio di prigionieri di guerra avvenuto fino a ora. Lo ha annunciato il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk su Telegram, come riporta Unian. Secondo quanto dichiarato dal ministro i russi avrebbero anche portato via 11 marinai civili, messi in salvo dalle forze armate di Kiev, dopo l’affondamento della nave di Mosca nel porto di Berdyansk, vicino Odessa.

Usa: “Accoglieremo 100mila rifugiati. Un miliardo di dollari in aiuti umanitari”

Gli Stati Uniti sono pronti ad accogliere fino a 100mila profughi ucraini, scappati dalla barbarie russa. La Casa Bianca ha annunciato che forniranno un altro miliardo di dollari in aiuti umanitari, per lo più “in cibo, riparo, acqua pulita, forniture mediche e altre forme di assistenza”. “Circa 320 milioni di dollari destinati ad un fondo a sostegno di democrazia e diritti umani in Ucraina e nei Paesi confinanti”, questo quanto si legge da un comunicato ufficiale, mentre il presidente americano Joe Biden è a Bruxelles perché impegnato nel summit della Nato, del G7 e della Ue.

Mosca: “Operazione avanti secondo i piani”

L’operazione militare speciale sta andando avanti secondo i piani“, così Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo. I rappresentanti del Cremlino continuano a portare avanti la tesi di una salvifica e necessaria denazificazione dell’Ucraina per il bene dei suoi stessi cittadini. Zakharova ha poi aggiunto che le zone attaccate sono state in realtà “liberate” da Mosca, tanto da far “tornare la vita alla normalità”.

Ucraina: riappare ministro della Difesa russo

Dopo ben 12 giorni di assenza dalle scene pubbliche è ricomparso sugli schermi il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu in un breve filmato trasmesso dall’emittente di Stato Ria Novosti. La sua scomparsa mediatica aveva fatto sorgere alcuni dubbi riguardo una sua malattia, scatenando l’opinione pubblica sull’ipotesi di intrighi di palazzo e piani di golpe. Shoigu, braccio destro di Vladimir Putin, si è collegato nella riunione del presidente russo con i membri del Consiglio di sicurezza di Mosca.

Kiev, rinforzi militari russi in Bielorussia e Crimea

Nonostante la Nato abbia stimato la perdita per Mosca di circa 40mila soldati dal 24 febbraio, data che ha segnato l’inizio dell’avanzata in terra ucraina, la Russia di Putin non molla. Sono pronti a schierare rinforzi militari in Bielorussia e Crimea per rafforzare e inferocire l’offensiva, con la mira di circondare Kiev e assediare interamente le regioni di Donetsk e Lugansk, nel Donbass. La notizia è stata data dallo Stato maggiore dell’esercito ucraino, citato dal Kiev Independent.

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