giovedì, 28 Marzo 2024

Caro benzina, gestore scoperto a intascare 10 euro in più per ogni pieno. Partono i controlli sull’agroalimentare

Controlli a tappeto anche nei supermercati per verificare la regolare esposizione del tariffario e così i prezzi su pesce, ortaggi, olio e farina. Da oggi in vigore il tagli delle accise sui carburanti di 25 centesimi al litro.

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I cartelli in strada indicavano un prezzo, ma la tariffa pagata dagli automobilisti che facevano rifornimento, era molto diversa, con una maggiorazione di oltre 20 centesimi a litro. La Guardia di Finanza di Pescara, dopo l’operazione Oro Nero e nell’ambito di No-Stop, il piano di controlli anti-speculazioni effettuati a tappeto, h24, su tutto il territorio provinciale dal 17 al 21 marzo, ha scoperto una nuova truffa, in questo caso accertando la violazione della normativa sulla trasparenza da parte di un benzinaio no brand del pescarese, che alla sua clientela proponeva il carburante a prezzi fasulli. Conti alla mano, l’irregolare pubblicizzazione delle cifre mostrate sui cartelli comportava per la così detta pompa bianca un guadagno netto illecito di 10 euro in più rispetto alla media attuale per ogni pieno effettuato. Si parla di oltre 30 euro rispetto il valore medio del prezzo praticato nello stesso periodo durante il 2021.

“L’infrazione intercettata evidenzia una condotta grave, perpetrata a danno dei consumatori in un momento in cui l’escalation senza freni delle tariffe alla pompa interferisce con i legittimi moti di ripresa dell’economia post-pandemica” ha affermato il Tenente Colonnello Antonio Caputo, Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle di Pescara: “Trappole di prezzi finti ma attraenti, colonnine con totalizzatori che indicano erogazioni differenti dall’effettivo rifornito: sono tutte manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi presso i distributori“.

Nuovo decreto taglia accise

Si tratta di profitti e introiti illegali, ottenuti a scapito dei cittadini. Soldi che, nell’epoca del rincaro bollette, pesano gravemente sui bilanci di aziende e famiglie in difficoltà, per le quali è intervenuto anche il Governo, approvando il decreto anti-rincari, pubblicato oggi, 22 marzo, nella Gazzetta Ufficiale. Tra le varie misure infatti, con il taglio temporaneo delle accise, le tariffe del carburante dovrebbero scendere al di sotto della soglia di 2 euro, per la prima volta dopo settimane di prezzi alle stelle.

“Il risultato raggiunto è un punto di partenza. L’obiettivo è approfondire, risalire la filiera di acquisto dei prodotti petroliferi, ponendo attenzione, in particolare, alla ricerca di eventuali mercati paralleli d’approvvigionamento e alle strategie fiscali sfruttate all’atto dell’immissione in consumo dei carburanti. Dobbiamo arrivare all’origine delle bolle speculative e, vista l’ampiezza e l’alta specialità del settore, la scelta di intraprendere il piano No- Stop’ si è rivelata strategica – continua il Colonnello Caputo -. In primis, per dare una risposta immediata ai cittadini, abbiamo ribadito la costanza del nostro presidio di legalità sul territorio con una presenza massiccia delle nostre pattuglie nel weekend: in soli 5 giorni abbiamo effettuato, d’iniziativa, 5 controlli sulla circolazione delle accise e 39 verifiche sul rilevamento prezzi”.

“Una fitta rete di controlli amministrativi – aggiunge -, che ci hanno consentito di scandagliare il fondale del commercio degli idrocarburi, in modo da accertare le evasioni poste in essere da chi ha voluto truffare i propri clienti approfittando della recente impennata dei prezzi. E gli esiti investigativi raccolti costituiscono input per ipotesi di truffa aggravata, aggiotaggio, manovre speculative su merci, gravi fenomeni penali che possono emergere nel settore delle frodi sul carburante. Il nostro intento è quello di agire a 360°. Ecco perché No-Stop prevede due fasi operative: la prima si è conclusa ieri appunto, con un primo set di controlli alle pompe. La seconda parte oggi e prevede la ricerca dei mercati opachi degli idrocarburi e, in parallelo, l’analisi sull’andamento dei prezzi rispetto al platts”.

E come si realizza un progetto investigativo così grande?
“Procedendo con una logica bottom-up, dal basso verso l’alto, dalla provincia al mercato globale: con un’efficace interazione, il Gruppo di Pescara e il Nucleo di polizia economico-finanziaria, le due componenti, territoriale e specialistica, delle Fiamme Gialle operano insieme, a quattro mani, per ricomporre il puzzle dei meccanismi truffaldini alla pompa” ha spiegato Caputo, che analizzando il fenomeno inflazionistico a monte e a valle, evidenzia come i contraccolpi sociali del caro energia siano in realtà innumerevoli. “L’onda anomala dei rincari ha impattato duramente sulle nostre vite, a più livelli, con esiti dirompenti soprattutto sullo svolgimento delle attività commerciali tradizionali che valorizzano il territorio (si pensi alle recenti vicissitudini del mercato ittico di Pescara, ndr), e tutto ciò a causa dei costi dei prodotti trasportati. Parliamo di alimenti come pasta, frutta, verdura, pesce”.

Agroalimentare: nel 2022 la spesa per nucleo familiare aumenta di quasi 400 euro su base annua

In effetti, l’agroalimentare è uno dei tanti settori messi in crisi dall’incremento vertiginoso dei prezzi del carburante. Le proiezioni Istat rivelano che, con questo trend, nel 2022 la spesa per nucleo familiare è destinata ad aumentare di quasi 400 euro su base annua. Di qui, l’esigenza di intervenire anche sulla filiera dei beni di prima necessità. La Guardia di Finanza di Pescara ha passato al setaccio i supermercati locali, verificando la regolare esposizione del tariffario e rilevando i prezzi su pesce, ortaggi, olio, farina. “Continueremo con l’acquisizione delle fatture di acquisto per i controlli successivi alla vendita e implementeremo l’operazione ‘Stop Fake’ per bloccare sul nascere eventuali disegni fraudolenti nel settore agroalimentare” conclude Caputo.

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