Le sanzioni imposte dall’Occidente non bastano per bloccare Putin. Ma una via d’uscita bisogna trovarla. Non sarĂ l’intervento della Nato, che scatenerebbe la terza guerra mondiale. Ma potrebbe essere l’apertura delle frontiere, oltre che ai civili, anche ai soldati che non vogliono piĂą combattere. Nei prossimi giorni, il parlamento danese voterĂ una legge speciale che garantirĂ ai profughi ucraini un permesso di soggiorno di due anni. In molti hanno suggerito di estendere il provvedimento anche ai soldati russi e bielorussi che non vogliono fare la guerra.
Forse tutto il mondo potrebbe offrire asilo a chi rischia la vita per contraddire la propaganda russa. A chi rischia 15 anni di carcere perché chiama la guerra con il suo vero nome. Il nostro avversario è Putin, non il popolo russo, non i soldati russi che non vogliono uccidere i loro fratelli ucraini.
Accogliere i disertori potrebbe bloccare l’ingranaggio della macchina bellica russa. Sarebbe sostenere concretamente la resistenza degli Ucraini. Non possiamo fermare la guerra, ma possiamo almeno offrire una via d’uscita.