mercoledì, 24 Aprile 2024

Caro benzina, controlli a tappeto contro speculazioni e truffe: gestori nel mirino delle Fiamme Gialle

Il Codacons ha presentato un esposto presentato a 104 Procure, intanto le Fiamme Gialle si muovono su tutto il territorio a caccia di furbetti e speculatori.

Da non perdere

Il Governo lavora al taglio delle accise per calmierare il prezzo del carburante, il corpo della Guardia di Finanza intensifica i controlli sul “caro-benzina” per accertare eventuali illeciti di rilevanza penale su tutto il territorio nazionale, anche per scongiurare l’ipotesi di contrabbando legata ai prezzi estremamente alti. Il Codacons si appella alle Fiamme Gialle con un esposto presentato a 104 Procure, “Contro le speculazioni sui listini prezzi di benzina e gasolio”, per vederci chiaro sull’escalation senza freni delle tariffe “alla pompa”. L’associazione sostiene che i prezzi dei distributori sono impazziti e che l’impennata non sia dovuta alla situazione delicata del conflitto Russia-Ucraina, sono ingiustificati perché “si parla di carburanti acquistati mesi fa a prezzi sensibilmente inferiori”.

La GdF di Pescara indaga sugli abnormi rincari dei carburanti, come già successo con la maxi-operazione “Oro nero”, in cui i militari hanno sventato una mega truffa nazionale da 45 milioni di euro. I presidi sul “caro-carburante” proseguono senza sosta, 24 ore su 24, fine settimana compresi. Le Fiamme Gialle hanno dato il via, ieri 17 marzo, all’operazione “NO-STOP”, un preciso piano di controlli ai distributori di carburante con l’obiettivo di intercettare eventuali condotte a danno dei consumatori. Nel caso in cui dovessero emergere degli elementi evidenti di manovre sinistre riguardanti il corretto iter per la formazione dei prezzi, verrebbero condotti approfondimenti per risalire alla filiera commerciale fino ad arrivare alle strutture e ai soggetti da cui potrebbero essere partite le speculazioni. Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, Antonio Caputo, fa sapere i diversi fenomeni che possono emergere nel settore delle frodi sul carburante: “Truffa aggravata, aggiotaggio, manovre speculative su merci”.

La Gdf di Rimini ha incrementato i controlli su strada, attraverso l’ispezione di automezzi adibiti al trasporto di prodotti petroliferi, e presso i distributori stradali per verificare le autorizzazioni necessarie per la distribuzione di carburante per autotrazione, i documenti per il trasporto, la corretta pubblicità dei prezzi e la loro esposizione al pubblico; inoltre è richiesta anche la documentazione che certifica l’avvenuta comunicazione periodica dei prezzi al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE). Il piano d’intervento ha permesso di individuare una stazione di servizio, nel comune di Riccione, il cui gestore non ha dichiarato periodicamente al MiSE i prezzi praticati al pubblico, per cui è stata prevista una sanzione amministrativa che può superare i 3mila euro.

Ultime notizie