giovedì, 25 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, morti due giornalisti. Zelensky: “Non entreremo nella Nato”. Esercito italiano ordina prontezza operativa

Uccisi un giornalista di Fox News e una giornalista ucraina. L'Esercito italiano limita i congedi e scoppia la polemica politica: "Si prepara a combattere". In corso i negoziati tra le delegazioni. Kiev sotto attacco: 4 palazzi distrutti, ancora morti e i feriti. Zelensky chiede più armi e aiuti: "Prendiamo atto che non entreremo mai nella Nato".

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Dopo la pausa tecnica di ieri, sono ripresi oggi i colloqui tra le delegazioni.I negoziati sono in corso. Sono state rinnovate le consultazioni sulla principale piattaforma negoziale. Questioni di regolamentazione generale, cessate il fuoco, ritiro delle truppe dal territorio del paese“. La ha dichiarato su Twitter il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak. A seguito dei bombardamenti avvenuti nella notte a Kiev, è stato finalmente spento alle 15:03 di oggi l’incendio che ha avvolto un edificio residenziale di 16 piani, nella zona nord-occidentale della capitale. Secondo le stime sarebbero 4 le vittime, 5 i feriti e 58 le persone messe in salvo.

In un video pubblicato da Zelensky alle 15:24 sul proprio canale Telegram, il presidente ha affermato che “l‘esercito russo ha attaccato Kiev: 4 palazzi distrutti. Stanno sgomberando le macerie. Ad ora 5 persone sono morte”. Intanto sono 2 mila le automobili che sono riuscite a lasciare Mariupol nella giornata di oggi grazie ai corridoi umanitari. Le forze armate ucraine sono riuscite a respingere un altro tentativo delle forze militari russe di attraversare il fiume Irpin, sfondando le linee nemiche a nord di Kiev. Nel frattempo la Russia ha approvato una legge che permette alle compagnie aeree locali di prendere il controllo degli aerei stranieri lasciati nel Paese.

Con un post su Twitter la BNO News ha annunciato la morte di un cameramen della Fox, Pierre Zakrzewsky, ucciso nello stesso attacco che ha ferito il corrispondente Benjamin Hall. Nella stessa azione ha perso la vita anche una giornalista ucraina. Il bilancio sale così a tre giornalisti uccisi in 3 giorni.

Zelensky alla UK JEF: “Abbiamo bisogno di più armi”

Il presidente ucraino Zelensky è intervenuto con un videocollegamento oggi con il premier inglese e i leader dei Paesi che compongono la UK JEF-Joint Expeditionary Force, il corpo di spedizione militare guidato dal Regno Unito: “Siamo tutti bersagli della Russia e se l’Ucraina non resisterà tutto sarà a discapito dell’Europa, vorrei che aiutaste voi stessi aiutando noi. Stiamo facendo del nostro meglio per ottenere i caccia e i sistemi di difesa missilistica, vogliamo avere garanzie affidabili per noi stessi e quindi anche per voi. Possiamo ancora fermare l’uccisione delle persone ed è qualcosa che possiamo fare insieme, fermare la distruzione della democrazia e possiamo farlo ora sulla nostra terra, o altrimenti verranno anche da voi”. L’incontro si è tenuto a Londra e ha ospitato i rappresentanti di Finlandia, Danimarca, Islanda, Estonia, Lettonia, Lituania, Olanda, Norvegia e Svezia.

Zelensky ha inoltre aggiunto che le armi fornite dagli alleati occidentali “in una settimana durano per 20 ore”, questo li costringe a utilizzare “gli equipaggiamenti sottratti ai russi” e ha insistito: “Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti. Possiamo fermare la Russia, l’uccisione di persone, sarà più facile farlo insieme, fermare la distruzione della democrazia ora sulla nostra terra. Perché altrimenti verranno anche da voi”. La risposta di Boris Johnson non si è fatta attendere: “Tu ci sfidi giustamente a fare di più, e noi tutti sappiamo che dobbiamo e possiamo fare di più“. Zelensky, durante l’incontro, ha anche affermato che “l’Ucraina si rende conto che non è nella Nato. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo“.

Il pensiero di Poroshenko, ex presidente ucraino

In accordo con quanto ipotizzato nelle scorse settimane da Zelensky, l’ex presidente ucraino ha manifestato le sue stesse perplessità riguardo le reali intenzioni di Putin. Secondo Poroshenko, il presidente russo vuole distruggere l’intero Occidente e avverte: “Non si fermerà all’Ucraina se non si interviene. Putin oggi pretende la Crimea e il Donbass, ma domani chiederà la Scozia al Regno Unito e l’Alaska agli USA. Vuole distruggere non solo l’Ucraina, ma l’intero Occidente, compresi Regno Unito e USA. Non tentate di arrivare a compromessi con Putin, chiederà sempre di più”.

L’Esercito italiano limita i congedi e ordina alla prontezza operativa

In una circolare del 9 marzo dello Stato maggiore dell’Esercito, con riferimento ai noti eventi e alle evoluzioni sullo scacchiere internazionale, si legge, chiede di valutare con attenzione i congedi anticipati, reparti di prontezza operativa “alimentati al 100%”, addestramento “orientato al warfighting”, “provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri, e i sistemi d’arma dell’artiglieria”. Secondo lo Stato Maggiore dell’Esercito, “la lettera che sta circolando è un documento ad esclusivo uso interno di carattere routinario, con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti”. Tuttavia alcuni partiti politici come Rifondazione, hanno definito questa circolare gravissima: “IL nostro esercito si prepara a combattere. È la dimostrazione lampante che il nostro Paese è già parte co-belligerante nel conflitto in corso”.

 

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