giovedì, 25 Aprile 2024

“Dacci i soldi o pubblichiamo le tue foto sexy”: 12enne vittima dei bulli della scuola

Ricatti, minacce e richieste di foto esplicite, “o ci dai i soldi o pubblichiamo le tue foto sexy”. Anche la madre della ragazzina è stata intimidita e minacciata.

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Una ragazzina di 12 anni, frequentante la 1ª media a Firenze, è stata minacciata da un gruppo di bulli più grandi di lei. Si è ritrovata, per sbaglio, nel giro di ricatti e minacce, anche sui social, da parte di quei ragazzi che considerava suoi amici; a scoprirlo è stata la madre della ragazzina. Tutto è cominciato ad ottobre quando la 12enne ha iniziato a chiudersi, isolarsi, con poca voglia di parlare, e la cameretta era diventata l’unico luogo sicuro. La mamma aveva pensato fosse una fase adolescenziale, “un momento negativo magari accentuato dalla pandemia. Però i mesi passavano e la situazione non cambiava”. I genitori hanno hanno istallato sul telefonino un’applicazione di monitoraggio per chiamate e messaggi e hanno scoperto la verità.

La ricostruzione della vicenda

Ricatti, minacce e richieste di foto esplicite, “o ci dai i soldi o pubblichiamo le tue foto sexy”, un messaggio agghiacciante tra i tanti inviati alla ragazzina. La mamma a quel punto ha deciso di fare un duro e complesso lavoro di dialogo con sua figlia che ha ceduto e ha raccontato cosa le fosse successo. I bulli, in particolare 3 ragazzi, hanno iniziato mettendo la 12enne davanti ad una scelta: spacciare, inviare foto esplicite o pagare 300 euro; lei ha scelto la seconda opzione, prima una foto in slip e poi due in topless.

Dopo aver ricevuto le foto l’hanno ricattata chiedendole del denaro per evitare la diffusione delle foto intime, hanno ottenuto con questo metodo subdolo 200 euro. La madre della piccola ha cercato di mettersi in mezzo, dopo aver scoperto il tutto, ma si sarebbe ritrovata anche lei in questo giro; infatti i ragazzi l’avrebbero intimidita facendo appostamenti sotto casa oppure inviando le foto hot della figlia sollecitandola a pagare. Questa la triste ricostruzione del racconto della madre che ha denunciato tutto alla Polizia Postale. Le indagini sono in corso.

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